L’odio di Laura Taroni per la madre e quella flebo in mano a Cazzaniga
Prosegue il processo al medico del Ps di Saronno. La cognata di Laura Taroni ha raccontato il giorno in cui è morta la madre mentre la cugina ha confermato l'odio che l'animava

Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga avevano un motivo per odiare Maria Rita Clerici (madre di Laura) ed entrambi erano al suo fianco mentre moriva. Questo è quanto emerge dall’esame dei testi Gabriella Guerra, sorella di Massimo Guerra e cognata di Laura Taroni, e Filomena Pistidda, cugina e confidente di Laura Taroni.
Nelle ultime due udienze del processo al medico Leonardo Cazzaniga, accusato di 11 omicidi in ospedale e 3 nella famiglia della sua amante, i pubblici ministeri Maria Cristina Ria e Gianluigi Fontana hanno fatto emergere questo aspetto della vicenda, a sostegno della tesi secondo la quale la coppia diabolica avrebbe organizzato e messo in atto l’omicidio dell’anziana madre della Taroni con i farmaci.
La testimonianza di Gabriella Guerra è stata più incisiva da questo punto di vista. La donna ha raccontato quel tragico pomeriggio del 4 gennaio 2014, in casa di Laura Taroni: la cognata teneva i nipoti mentre – secondo la tesi dell’accusa – l’infermiera (già condannata a 30 anni in abbreviato e contro i quali ha presentato appello, ndr) e il medico mettevano in atto quello che secondo la Procura è certamente un omicidio.
La Guerra ha confermato che la Clerici fino al giorno prima della sua morte, era in salute e che il Cazzaniga ha partecipato attivamente a quelle che lei riteneva fossero delle cure: «Ricordo il dottor Cazzaniga che teneva la flebo» – ha raccontato e poi ha concluso: «Mi dissero che era morta di encefalite».
Filomena Pistidda, invece, ha confermato i cattivi rapporti tra Laura Taroni e Maria Rita Clerici (che pure la aiutava con i bambini portandoli a scuola e preparando loro il pranzo) ma anche tra la Clerici e Cazzaniga, confermando di aver saputo da Laura dell’esistenza di immagini che ritraevano Massimo Guerra e la suocera a letto insieme. In aula sono state fatte sentire anche numerose intercettazioni inequivocabili che dipingono i rapporti di fortissimo odio tra componenti della stessa famiglia.
Laura Taroni, infatti, dopo la morte del marito non perdeva occasione per raccontare a chiunque le violenze subite da lui, i rapporti sessuali con giochi erotici sotto minaccia, il fatto che andasse a prostitute, i rapporti sessuali con la suocera. Oltre alla Pistidda lo aveva raccontato anche alla baby sitter e ad un collega agricoltore del marito (sentito oggi in aula, ndr) che era interessato a rilevare l’azienda dopo che – in pochi mesi – erano morti Luciano Guerra, il fratello Nazareno e il figlio Massimo.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Emanuele Zanetti su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
GrandeFratello su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Felice su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
Stefano64 su Neil Young torna dopo l'enorme successo di Harvest: ma non è il disco che tutti si aspettano
Alessandro Zanzi su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Felice su La bibliocabina, la panchina e il cane che fa pipì. A Fagnano Olona scoppia la polemica
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.