Cardano ricorda Laura Prati

Sei anni fa la scomparsa della sindaca. Piazza Giuseppe Mazzini si illumina per commemorarla. Il figlio Massimo Poliseno: «Dopo tanti anni sento ancora grande affetto dai cardanesi»

Sei anni fa se ne andava la sindaca di Cardano al Campo Laura Prati . Un evento che scosse profondamente il comune, e che portò a una manifestazione di affetto spontanea davanti al municipio. I famigliari – a partire dal figlio, il consigliere appena eletto Massimo Poliseno, nonché vicepresidente del consiglio comunale  – hanno deciso di replicare, il 22 luglio di ogni anno, quella manifestazione in ricordo della sindaca.

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«In quei momenti concitati, ricordo quando mi dissero che tanta gente si stava riunendo davanti al Municipio», racconta Poliseno. «Decisi di venire – continua – nonostante il momento drammatico: ho ancora in mente tutta la folla che era venuta a omaggiare mia madre, intonando spontaneamente ‘Bella ciao’. Quel canto aveva un valore particolare per mia madre; la rappresentava». La serata è stata all’insegna della musica, della lettura di poesie, e del ricordo dei famigliari. Come la cugina di Laura, Mariella Prati, che cita un passaggio del libro di Harper Lee ‘Il buio oltre la siepe’: «Il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un  uomo  col  fucile  in  mano. Aver coraggio significa sapere di  essere  sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare sino in  fondo, qualsiasi cosa succeda. È  raro vincere, in questi casi, ma qualche volta succede». La citazione non è casuale: si tratta del libro che stava leggendo Laura Prati gli ultimi giorni in ospedale, e che continuarono a leggere Pino e Massimo Poliseno durante l’ultima notte.

Tra le tante persone giunte in piazza a omaggiare la sindaca, c’erano anche il primo cittadino di Somma Lombardo Stefano Bellaria e gli esponenti principali della politica cardanese, a partire dal sindaco Maurizio Colombo. E non poteva mancare Costantino Iametti, protagonista di quegli attimi concitati: allora vicesindaco, fu colpito da due proiettili durante la sparatoria. Ma riuscì a salvarsi. «Non potrò mai dimenticarlo» afferma Iametti, che ha recentemente lasciato la politica dopo 40 anni di servizio. «Ma è bello vedere ancora tante persone, a distanza di sei anni dall’accaduto. Significa che c’è ancora molta gente che crede nelle istituzioni e che condanna fermamente atti barbari come quello».
L’uomo che sparò a Laura Prati, l’ex vigile Giuseppe Pegoraro, fu condannato all’ergastolo in Cassazione.

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Pubblicato il 23 Luglio 2019
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