“Ripristinare il Registro Ortopedico Protesico Lombardo”

È il contenuto di una mozione presentata dal presidente della Commissione Sanità Monti per migliorare qualità e durata delle protesi

protesi anca

«Ripristinare il Registro delle protesi impiantate in Lombardia per portare avanti la ricerca e, di conseguenza, un’offerta sanitaria sempre maggiore per le persone operate all’anca e al ginocchio».

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, primo firmatario e relatore della mozione per il “Ripristino del Registro Ortopedico Protesico Lombardo”, approvata all’unanimità oggi in Aula.

 «Il Rolp, introdotto nel 2003, ha portato avanti la sua attività fino al 2012 – spiega Monti – rappresentando un servizio molto utile per la Sanità lombarda. Inizialmente il Rolp si era occupato degli interventi di impianto e di revisione di protesi d’anca, ma al primo rinnovo la sua azione si era ampliata introducendo la rilevazione degli impianti, sia il primo impianto che la revisione, anche del ginocchio».

«Lo scopo di questo progetto, che non è più stato finanziato dal 2012, è quello di registrare la totalità delle protesti impiantate in una determinata zona geografica e la loro evoluzione nel tempo, come è stato spiegato nel primo rapporto della sua attività – prosegue il Presidente della Commissione – a questo si aggiunge l’elaborazione delle curve di sopravvivenza delle protesi ed eventualmente conoscere i costi delle diverse protesti, oltre che la possibilità di eseguire studi epidemiologici relativi alle patologie e agli interventi registrati». 

«Come si può ben capire – sottolinea Monti – l’utilità di questo registro è fondamentale per fare passi in avanti sulla qualità e durata delle protesti e quindi sulla qualità della vita dei pazienti».

La richiesta formulata da Monti invita quindi la Giunta regionale a valutare “di ripristinare il Rolp con adeguata procedura di supporto e finanziamento per il regolare funzionamento, seguendo quanto storicamente avvenuto nel periodo 2003-2012”.

 «Per rendere più efficiente la sua reintroduzione – continua il Consigliere regionale – sarebbe necessario determinare una cooperazione tra Rolp e Direzione Generale Welfare, definire un comitato scientifico che coordini la sua attività, promuovere la sua conoscenza nel mondo professionale e puntare ad una cooperazione con i registri regionali di tutti gli istituti che hanno preminenze nel campo dell’ortopedia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Luglio 2019
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