Anche gli zombie mangiano i cannoli
Un'opera horror alla George Romero in piazza Biroldi grazie ai videomaker e truccatori Emanuele Mattana e Anna Jerry Berolo

I morti viventi “minacciano“ Varese, ma soprattutto assediano torte e bignè.
Alla pasticceria Buratti di piazza Biroldi, il proprietario Ivo ha trasformato per un giorno il suo locale in un laboratorio macabro, dove i morti ritornano in vita alla ricerca dei vivi, ma poi si fermano al bancone per bersi un caffè.
Stranezze d’agosto in città, dovute alla fantasia di Emanuele Mattana – videomaker e appassionato di film horror – e alla bravura della truccatrice Nadia Martucci. I due hanno realizzato una serie di video a tema che gireranno sui canali social e nella stessa pasticceria, per l’occasione anche set per le riprese. Il tutto uscirà nei giorni che precedono Halloween.
«Ho vissuto a lungo in America, a San Francisco, e lì la festa di Halloween è molto più sentita», ci racconta il proprietario Ivo Buratti. «Volevo portare anche qui un po’ di quello spirito; impegnarsi tutti, bambini o adulti, per realizzare i costumi e i trucchi più spaventosi».
Tutti gli zombie erano ispirati ai personaggi dei film di George A. Romero, fumettista e regista canadese considerato il ‘padre’ degli zombie nel mondo cinematografico. Mattana è un vero appassionato: tutte le riprese – interamente gestite dalla sua casa di produzione MBIndieProduction – sono state fatte seguendo pedissequamente le inquadrature del regista nordamericano.
Il video girato tratta di una classica scena da film horror: un gruppo di zombie che, all’improvviso, si avventano sulla vetrina della pasticceria e sfondano l’ingresso.
Una volta entrati, si precipitano su tutto quello che possono mangiare, tra brioche e pasticcini.
L’intento è tra il serio e il faceto: il lato raccapricciante tipico degli horror si mischia con il tocco ironico che i protagonisti hanno voluto dare.
Tra i passanti si notava particolare curiosità mista a spavento. Alcune persone si sono allontanate velocemente alla vista dei trucchi molto realistici: chi aveva un proiettile in testa, chi il petto squarciato: tutti erano ricoperti di sangue su tutto il corpo.
«Ma quando arriverà Halloween – assicurano – saremo pronti».
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