Il Consiglio regionale chiede risposte concrete sull’autismo

La risoluzione impegna la giunta a costruire una rete che coinvolga : enti locali, il mondo della scuola, il mondo degli operatori sanitari e sociosanitari e, ovviamente, le famiglie

Consiglio regionale lombardia

Cauta soddisfazione da parte delle associazioni che si occupano di autismo dopo l’approvazione in Consiglio la della Risoluzione “Determinazioni in ordine all’autismo” che impegna il Presidente Fontana e la sua giunta.

Il documento regionale prevede l’attivazione di un focus/gruppo di lavoro interassessorile al fine della creazione , nei principali Dipartimenti di salute mentale, di equipe multidisciplinari  specificamente dedicate alla presa in carico dei soggetti adulti e al sostegno alle loro famiglie. Sono previste anche la promozione di una riflessione complessiva sul sistema dell’offerta di servizi; l’attivazione di rapporti sistematici di collaborazione con gli uffici scolastici regionali; l’individuazione di specifici percorsi volti a garantire un compiuto inserimento nel contesto sociale e lavorativo; l’organizzazione di eventi mirati all’informazione e alla sensibilizzazione della popolazione.

Oltre alle già numerose azioni intraprese, la Regione intende quindi impegnarsi ancora di più nei confronti di uno, si legge nel testo del documento, “tra i più comuni e invalidanti disturbi dello sviluppo neuropsichico”, che in Lombardia “colpisce circa 16.000 bambini e ragazzi, spesso associato ad altri disturbi, quali la disabilità intellettiva e/o sindromi genetiche o rare, condizione che, tra l’altro, perdura tutta la vita, con conseguenti e significativi carichi per le famiglie”.

Tra il 2008 e il 2016, ricorda la PdR, “gli utenti con disturbi neuropsichici seguiti nelle UONPIA delle strutture sanitarie lombarde sono passati da circa 65.000 (il 4% della popolazione tra 0 e 18 anni) a più di 114.000 (7% della popolazione), con un aumento del 75% in 8 anni e un aumento medio del 5-6% all’anno”.

Questa Risoluzione, ha detto Tironi, “è frutto di un lavoro molto approfondito. Noi l’abbiamo definito quasi un progetto di legge per la cura dei dettagli normativi e per gli approfondimenti scrupolosi proposti. Non abbiamo voluto fare un libro dei sogni, ma un lavoro serio pensato per migliorare la vita delle persone affette da autismo e delle loro famiglie”.

Sulla stessa linea anche il Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti (Lega):“Dalla nostra Commissione è partito un lavoro molto importante sulla tematica dell’autismo. Il Consiglio regionale è stato il vero ‘parlamento’ dei lombardi, diventando il luogo di ascolto per le famiglie, le associazioni, i medici e tutti i soggetti interessati. Grazie a questo percorso, abbiamo approvato una Risoluzione fondamentale, che definisce le nuove modalità per assistere e curare i numerosi cittadini lombardi, di tutte le età, che soffrono di disturbi allo spettro autistico”.

Il Consigliere PD Gianantonio Girelli, ha ribadito “l’assoluta unità dei consiglieri in questo lavoro” e ha osservato “come non sempre si riesca a elaborare una risoluzione capace di evidenziare tutte le criticità di una determinata materia, individuando anche le soluzioni necessarie”. La consigliera Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti), si è unita al giudizio positivo sul testo proposto, ma ha sottolineato anche la necessità “che vengano stanziate in bilancio adeguate risorse per sostenere gli impegni che contiene”.

“L’autismo è una patologia in continua crescita, per affrontare la quale c’è bisogno del supporto di Regione Lombardia – spiega Monti – e grazie a questa Risoluzione potremo dare risposte innovative nella cura e nell’assistenza alle persone. La grande novità – sottolinea il Consigliere – sarà l’allargamento dell’azione a supporto dei cittadini che soffrono di disturbi allo spettro autistico a tutti gli attori interessati: enti locali, il mondo della scuola, il mondo degli operatori sanitari e sociosanitari e, ovviamente, le famiglie. Per fare formazione e informazione e rendere efficace il sistema di assistenza e cura dei pazienti”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Novembre 2019
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