Saronno, quale politica ambientale per la città?

L’assessore all’Ambiente era assente in occasione dell’approvazione delle delibere su via Roma, contattato più volte non ha voluto rilasciare dichiarazioni

Generico 2018

A Saronno si discute ormai da mesi (se non anni) dell’abbattimento dei 60 alberi, gli ormai arcinoti bagolari, presenti in via Roma. Per l’amministrazione comunale infatti, la riqualificazione del marciapiede e dell’intera area passa per il taglio degli alberi, nell’ottica di ottenere una durata maggiore dell’intervento.

Le proteste sono portate avanti da un considerevole gruppo di cittadini, che si sono organizzati nel corso del tempo in un vero e proprio Comitato, arrivando addirittura ad impugnare di fronte al TAR la delibera della Giunta Comunale con cui è stato decretato il taglio delle piante all’interno del progetto di riqualificazione della via. Poiché quello che sembra motivare i membri del Comitato è in ultima analisi l’alto livello di inquinamento della città, è utile fare luce su quale sia la politica ambientale perseguita dalla Giunta Fagioli.

Saronno fa parte dell’agglomerato di Milano ed insieme a Bergamo e Brescia è parte di una delle aree con le più elevate densità di emissioni di inquinanti del territorio lombardo.

Sarebbe quindi interessante sapere qual è la politica ambientale che l’amministrazione di Saronno sta portando avanti nell’ottica di una riduzione dell’inquinamento dell’aria. Interpellato più volte l’assessore all’Ambiente di Saronno, Gianpietro Guaglianone, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito al lavoro svolto dall’assessorato da lui guidato né ha dato disponibilità a chiarire in futuro sul tema, chiudendosi in un silenzio difficilmente interpretabile. Nei giorni scorsi, in occasione della Festa degli Alberi, è stato piantato un alberello in piazza De Gasperi, una “parrotia persica” che ha preso il posto di una pianta morta da qualche tempo: anche in quella circostanza, nessuna dichiarazione, se non frasi di circostanza, da parte di Guaglianone.

La legge nazionale 10/2013 relativa alle “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” prevede che i comuni sopra i 15.000 abitanti si dotino di un catasto degli alberi e che ogni anno per ogni bambino nato venga piantato un nuovo albero in città. La stessa norma prevede che ogni sindaco renda noto quanti alberi ha trovato al suo insediamento e quanti ne lascia al termine del suo mandato.

Le domande che sorgono spontanee sono parecchie e non sono complicate o campate per aria: esiste a Saronno un registro catastale degli alberi? Quanti ne sono stati piantumati nell’anno corrente in rapporto ai nuovi nati? Quanti alberi lascerà l’amministrazione Fagioli il prossimo anno alla fine del suo mandato?

Nel complesso, in tema ambientale, il Comune di Saronno si è mosso in varie direzioni: da un lato le bonifiche dei terreni dell’ex-Cantoni e dell’area ex-De Nora (eseguiti da privati), dall’altro con un occhio di riguardo alla mobilità sostenibile, con Saronno Servizi in prima fila, con il festival E-District a fare da pezzo forte, nella promozione dei veicoli elettrici e meno inquinanti. Però non è chiaro quale sia la strategia complessiva per diminuire l’inquinamento atmosferico.

Allargando un po’ lo sguardo, sono diversi gli studiosi a livello internazionale che propongono di creare delle vere e proprie foreste urbane, moltiplicando quindi gli alberi e le piante presenti in città, per far fronte al problema dell’inquinamento. Stefano Boeri, professore di Urbanistica presso il Politecnico di Milano, spiega che «le piante sono migliaia di volte più efficienti nell’assorbire CO2 inquinanti quanto più sono vicine alla sorgente che li produce. Un albero in città assorbe ogni anno circa 400 chili di anidride carbonica, la stessa che è per il 75% prodotta dalle aree urbane».

Esempio tangibile di questo approccio è la vicina Milano, che ha dato il via al nuovo piano piantumazioni, con l’obiettivo di piantare nella città 3 milioni di nuovi alberi entro il 2030. Da novembre a marzo nel capoluogo lombardo verranno messi a dimora circa 20mila nuovi alberi. Dunque, polemica dei bagolari a parte, all’interno di questa vera e propria rivoluzione verde che ha coinvolto non solo Milano, ma moltissime città a livello internazionale, quali sono i progetti e le idee per migliorare la qualità dell’aria a Saronno? Rivolgiamo la domanda all’assessore all’Ambiente: se avrà voglia di risponderci, sa dove e come trovarci.

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Pubblicato il 26 Novembre 2019
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