Molina, comincia il processo, testi in aula a settembre

Attesa la deposizione del commissario Carmine Pallino. Perizia tecnica sulle intercettazioni telefoniche

Tribunale Varese

Fondazione Molina poteva o no concedere prestiti (anche sotto forma di obbligazioni) a soggetti privati? È una domanda che i pubblici ministeri di Varese si sono posti chiedendo e ottenendo un processo nel quale l’ex presidente del cda della fondazione Christian Campiotti è imputato assieme a Lorenzo Airoldi manager di Rete55, società privata che sottoscrisse una delle operazioni finanziarie sotto la lente.

Gira attorno a questa vicenda, che una volta divenuta di dominio pubblico ebbe anche forti contraccolpi nell’ambito della politica locale, il processo «Molina», che prende il nome dall’omonimo «caso» scaturito da una serie di inchieste giornalistiche che ora non hanno più a che fare col giornalismo tout court ma con la cronaca giudiziaria nelle aule di tribunale.

Oggi, giovedì 6 febbraio é cominciato il processo che vede imputati appunto Campiotti e Airoldi: al primo viene contestato il peculato, mentre al secondo il concorso sempre in peculato.

Le operazioni oggetto di questo procedimento penale sono due, una di natura obbligazionaria da 450 mila euro a Rete 55 e l’altra di 500 mila euro di natura ipotecaria a Mata spa.

Questa mattina dopo la costituzione delle parti il collegio giudicante ha valutato l’ammissione di prove e testi, che sono diversi e vedranno sfilare in aula sia il commissario Carmine Pallino (che venne incaricato da Ats di gestire la fondazione dopo l’estromissione di Campiotti) sia Luca Galli, manager ed esperto finanziario espulso dal movimento politico di appartenenza – la Lega – ex presidente della Fondazione comunitaria del Varesotto e amministratore della stessa Mata beneficiaria dell’investimento ipotecario con Molina.

Galli è stato chiamato dal pubblico ministero Lorenzo Dalla Palma come teste – e accolto dal collegio – che il prossimo 24 settembre comparirà in aula assieme agli altri soggetti chiamati a rispondere alle domande; sono: Del Popolo, Della Ragione, Morello e Gutierrez.

Il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto l’acquisizione degli statuti di fondazione Molina e fondazione Comunitaria del Varesotto, in tutto 14 documenti.

È stata inoltre richiesta la perizia tecnica per le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche effettuate dalla guardia di finanza nel 2017.

Fondazione Molina si è costituita parte civile patrocinata dall’avvocato Fabio Belloni; difensori degli imputati l’avvocato Stefano Bruno e Pietro Romano.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Febbraio 2020
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