Chi vuole gestire l’ostello sul Ticino al Panperduto?

La precedente gestione si era conclusa a ottobre 2019, ora si cerca un nuovo gestore dell'ostello e del "Museo delle acque italo-svizzere"

Generico 2018

Un ostello, un bar, un punto di ristoro, in riva alle acque azzurre del Ticino e del canale Villoresi. È un luogo magico, il Panperduto, che adesso cerca un nuovo gestore.

È’ stato infatti pubblicato il bando per l’affidamento in concessione dell’Ostello, del Museo delle Acque Italo-Svizzere e dell’annesso Giardino dei Giochi d’acqua di Panperduto. Un complesso che ricade nel territorio del Comune di Somma Lombardo), a fianco dell’imponente storico impianto idraulico che deriva le acque del Canale Villoresi e del Sistema dei Navigli occidentali, entrato di recente nel Patrimonio Mondiale delle Strutture di Irrigazione (WHIS – World Heritage Irrigation Structure).

A fine ottobre 2019 era infatti scaduto il contratto con cui stata era stata affidata sia la gestione delle attività fruitive e didattiche presenti in loco che la programmazione delle visite guidate al sito.

Per l’individuazione del nuovo gestore è stata avviata una procedura aperta sul portale SINTEL. Tutte le informazioni inerenti la concessione, le modalità di partecipazione e aggiudicazione sono contenute nel disciplinare di gara e nei documenti scaricabili dal portale dell’Ente nella apposita sezione “Gare e conferenze dei servizi” o dalla piattaforma SINTEL, qui. Il termine per il ricevimento delle offerte è fissato alle ore 12.00 di martedì 3 marzo 2020.

Nel lasso di tempo che sarà necessario per espletare tutte le procedure di individuazione del gestore, sia l’ostello che il bar caffetteria rimarranno chiusi mentre si potrà comunque visitare Panperduto prendendo diretto contatto con le guide autorizzate dall’Ente secondo quanto segnalato in home page, tra gli avvisi (qui), sul sito del Consorzio www.etvilloresi.it.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 10 Febbraio 2020
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