“Ci avevano appena riasfaltato la strada, perchè spaccano di nuovo?”: la protesta degli abitanti di via Cola di Rienzo

L'anno scorso hanno asfaltato la loro via dopo decenni. E quando ieri gli abitanti hanno visto le ruspe per spaccare la strada nuova, si sono precipitati indignati a segnalarlo. Con un "lieto fine"

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L’anno scorso hanno asfaltato, per la prima volta dopo decine e decine di anni, la via. E quando ieri gli abitanti di via Cola di Rienzo, nel quartiere di Masnago a Varese, si sono visti le ruspe per spaccare quello che si stavano da cosi pochi mesi godendo, cioè la strada nuova, si sono precipitati indignati a segnalare, al Comune e anche a Varesenews,  cosa stava succedendo.

Ma cosa stava succedendo, veramente? Per una volta tanto, non si trattava di lavori Open Fiber. Sono lavori Telecom, in questo caso: perchè anche la società storica di telefonia italiana sta cominciando a installare la sua fibra, e in quanto competitor (Telecom è stato l’unico grande operatore telefonico a non aderire al progetto, ndr) si appresta ad operare dove Open Fiber non arriva. E tra le vie varesine coinvolte, c’è anche via Cola di Rienzo.

«Questa, in linea teorica, è una buona notizia: significa che Varese in questi anni, prima con il progetto Open Fiber e poi con l’iniziativa di Telecom, verrà cablata completamente – spiega l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati, contattato per avere spiegazioni – Significa che ci si sta modernizzando su un argomento decisivo che, al di là dell’emergenza sanitaria, diventerà la regola per le attività economiche e lavorative. Questo ha un rovescio della medaglia: prevede qualche sacrificio e un po’ di fastidi iniziali. Ma possiamo dire che in città ci siamo portati molto avanti con una implementazione tecnologica importante» premette l’assessore.

Detto questo: «Quelli sono lavori di infrastruttura che l’amministrazione comunale non può vietare – sottolinea Civati – L’unica cosa che possiamo fare è, prima di asfaltare, avvertire tutti i fornitori di sottoservizi (dal gas all’acqua, dall’energia elettrica alla telefonia) del fatto che procederemo alle asfaltature, chiedendo loro, se hanno in previsione dei lavori, di comunicarcelo per poterci sincronizzare. Naturalmente, quando abbiamo asfaltato via Cola di Rienzo nessuno si è fatto avanti, e così abbiamo proceduto».

Va segnalato che nel regolamento comunale che disciplina queste opere è previsto che, in caso di cantieri stradali aperti in strade asfaltate da meno di due anni, la regola generale prevede il ripristino totale del manto stradale: in parole povere, di riasfaltare la strada. In casi del genere, quindi, il ripristino è previsto dalle norme.

Ma il caso di via Cola di Rienzo non è l’unico: «Stavano per cominciare i lavori anche in via Giambattista Vico, vicino a villa Toeplitz, che abbiamo asfaltato un mese fa. Lì fortunatamente siamo però riusciti ad arrivare a un accordo: invece di spaccare l’asfaltatura, procederanno con un metodo meno invasivo, che prevede la sostituzione dei cavi con delle sonde. Un metodo per loro molto più costoso, ma che preserverà il lavoro appena fatto».

Intanto, anche in via Cola di Rienzo dopo le proteste dei cittadini (solo noi abbiamo ricevuto due lettere in un giorno, qui e qui) è avvenuto qualcosa: «D’accordo con azienda lo scavo di via Cola di Rienzo è sospeso e la parte manomessa verrà ripristinata in toto» ci segnalano dal comune: dopo le proteste è arrivato un accordo per non rovinare la strada, anche se per la fibra la via dovrà quindi aspettare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Giugno 2020
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