A Casciago una gran vendemmia (con scherzetto)
Si è conclusa con un raccolto abbondante e di ottima qualità la vendemmia 2020 alla Tenuta Cassiciacum, che rinnova la tradizione dei vini dei ronchi varesini
Più di 45 quintali di uva raccolti, che tra un anno si trasformeranno in 4.500 bottiglie di vino “made in Varese”. Si è conclusa ieri la vendemmia 2020 alla Tenuta Cassiciacum di Casciago, dove da qualche anno di rinnova una delle tradizioni del territorio dei laghi, la produzione di vino dei ronchi varesini.
«E’ una buona produzione, di qualità ottima – spiega Rinaldo Ballerio, che nel 2012 ha messo a dimora le prime viti – per fortuna il raccolto non ha risentito della bufera di settimana scorsa».
I grappoli raccolti ieri – 35 quintali di Merlot e 10 di Nebiolo – sono stati subito inviati “in produzione” e stanno già vinificando: «Tra un anno potremo assaggiare il vino – aggiunge Ballerio – In questi giorni stiamo stappando le prime bottiglie della vendemmia 2019».
Quest’anno, alla tenuta Cassiciacum, c’è una novità: «Nuovo sistema di vinificazione completamente biologico – dicono alla tenuta – Da IGT a IPD, In Presa Diretta. Una nuova tecnologia che abbiamo solo qui a Casciago…». Un sorriso è d’obbligo, mentre si guardano le bottiglie sapientemente appese alla vigna, in attesa dei chicchi d’uva: insomma, dalla pianta alla bottiglia e poi invecchiare a piacere. Uno scherzetto che rende bene il clima della raccolta 2020, ottima, abbondante e accompagnata dal buon umore.

Chi fosse curioso di assaggiare il vino “made in Casciago”, lo potrà consumare allo Spiz di Varese, oppure acquistarlo online sul sito di e-commerce Terre di Spirito.
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