Positivi o in quarantena, il Coronavirus tocca anche i sindaci

Qualcuno era finito isolato già nella prima fase, ma nell'ultima settimana il fenomeno è più evidente, a partire dall'area a Nord di Malpensa. A suo modo è un "osservatorio" su come si allarga il contagio

Fascia tricolore

A qualcuno era già successo nella prima fase d’emergenza, di finire in quarantena. Ma in questi giorni è evidente un fenomeno: il contagio da Coronavirus tocca anche i sindaci, gli assessori e gli amministratori comunali in genere.

Una categoria potenzialmente esposta, visto i numerosi contatti quotidiani, le riunioni, a livello locale e non solo. Il fenomeno è a macchia di leopardo, un po’ su tutta la provincia, anche se c’è una zona con particolare concentrazione, quella a Nord di Malpensa.

Positivo il sindaco di Casorate Sempione, Dimitri Cassani, che l’ha ufficializzato sabato. A Golasecca il Coronavirus ha toccato sia il primo cittadino Claudio Ventimiglia (anche lui, come Cassani, appena rieletto): «Una tosse secca che non finisce mai», dice una settimana dopo i primi sintomi. Positivo anche il suo vice Bruno Specchiarelli, mentre già due settimane fa era finita nel novero dei contagiati la capogruppo di minoranza Madì Reggio.

Ad Arsago Seprio il sindaco Fabio Montagnoli ha sintomi evidenti da settimana scorsa ed è isolato. A Vergiate è positivo il vicesindaco Daniele Parrino, con le misure di prevenzione estese anche agli altri amministratori. Nella vicina Somma Lombardo il sindaco Stefano Bellaria – esposto a possibile contagio – è finito in quarantena per la seconda volta, dopo il primo periodo nella primavera scorsa: «Mi hanno fatto il tampone martedì scorso e non ho ancora la risposta. Ma nel frattempo sono arrivato al 14esimo giorno di quarantena e domani vado in municipio».

Come accade per qualsiasi cittadino, anche i sindaci e gli assessori si ritrovano a fare i conti con un sistema un po’ in affanno: c’è stato anche chi ha scoperto la sua positività al Sars-Cov-2 non dalla risposta ufficiale al proprio tampone, ma leggendo i nomi dei positivi del proprio Comune (solo i sindaci hanno accesso alla lista con i nomi delle persone positive, trattandosi di dati personali ad alto livello di privacy)

Al di là della concentrazione nella zona appena intorno a Malpensa, non mancano altri casi: a casa con sintomi lievi l’assessore di Gallarate Claudia Mazzetti. In Valceresio positivo e a casa il sindaco di Bisuschio Giovanni Resteghini, così come il collega Giuseppe Iocca, di Malgesso, nella zona dei laghi. A Busto Arsizio la malattia ha già toccato Massimo Rogora, assessore alla sicurezza.

Il contagio dei sindaci è un segnale anche delle difficoltà di contenere il contagio, anche tra persone pienamente consapevoli e prudenti, che però hanno anche molti contatti anche in fasi d’emergenza. Il sindaco di Somma Stefano Bellaria – si diceva – aveva già vissuto un primo periodo di quarantena preventiva in primavera: era presente ad una riunione in Ats Insubria, a cui aveva partecipato un positivo (ovviamente inconsapevole).

L’esperienza del contagio o della malattia cambia forse anche un po’ il rapporto tra i sindaci e i cittadini: gli appelli suonano meno paternalistici, la condivisione di un momento di difficoltà diventa più sofferta. «Oggi il mio stare in prima linea mi ha portato ad essere contagiato, me ne rammarico perché in qualcosa ho sbagliato, ma questo non fa di me un martire, anzi» ha scritto Dimitri Cassani di Casorate. «Sono arrabbiato per quello che mi é capitato e sto cercando di trasformare la mia esperienza da “dentro la malattia” in qualcosa di utile per gli altri».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 02 Novembre 2020
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