Ancora chiuso il punto tamponi rapidi a Luino, il sindaco: “Decisione di Ats”

Dopo il sopralluogo di martedì mattina il blocco dell’attività pochi minuti prima dell’apertura nel pomeriggio. Enrico Bianchi chiede spiegazioni. “Moltissime richieste per questo servizio arrivate dai cittadini“

Generica 2020

I volontari della Croce Rossa avevano già indossato i camici, e c’erano ad aspettare i primi utenti che si erano prenotati per i tamponi rapidi fuori dall’ex ufficio turistico di Luino, struttura di proprietà comunale individuata per la campagna tamponi rapidi a cui partecipa la Croce Rossa Italiana.

«Ma il servizio non è partito per decisione di Ats Insubria che all’ultimo momento ha comunicato al Comune l’inidoneità dei locali», spiega il sindaco di Luino Enrico Bianchi, che ora vuole vederci chiaro circa le motivazioni specifiche per cui il punto tamponi è ad oggi chiuso dopo la decisione delle autorità sanitarie resa ieri, martedì.

L’iniziativa organizzata dal Comune era stata lanciata nei giorni scorsi assieme alla Cri e da quanto risulta al sindaco Bianchi era stata oggetto di decine e decine di telefonate di utenti alla farmacia comunale che chiedevano informazioni in merito al servizio: si tratta dei famosi tamponi rapidi, a pagamento per certe fasce di popolazione, in grado di dare il risultato in pochi minuti e servono per sapere se si è entrati in contatto col virus (e non l’attuale o meno positività che viene certificata con i tamponi molecolari).

«Servono per tracciare i positivi asintomatici», aveva spiegato ieri lo stesso Bianchi, «e moltissime persone che hanno la necessità di produrre il risultato di questo test per fini lavorativi si erano rivolti a questo servizio».

Contestualmente al lancio dell’iniziativa si è innescata in città una polemica caldeggiata dal consigliere Alessandro Casali, ex sindaco della Lega e ora capogruppo di minoranza della lista #Luinesi che contestava sia il ruolo del Comune, sia la mancanza di permessi per accogliere nella struttura di proprietà comunale, quella sorta di “hot spot“ per tamponi rapidi: si tratta dell’immobile ristrutturato con fondi Gal (Gruppo azione locale), ex pompa di benzina dove trovò posto un locale adibito a promozione di prodotti locali e poi l’ufficio di promozione turistica, ora libero dal primo di gennaio.

«Ieri mattina due ispettori di Ats hanno effettuato un sopralluogo e richiesto documentazione suppletiva che avrebbe dovuto portare a inizio delle attività. Alle 16.30 il personale di Croce Rossa era già vestito per incominciare coi tamponi ma a dieci minuti dall’apertura al pubblico della struttura è arrivato al Comune un messaggio di posta certificata dove Ats sosteneva che i locali non erano idonei, in particolare per mancanza di spazi sufficienti ad accogliere i cittadini in attesa di ingresso e a seguito del test per avere l’esito», spiega Bianchi, che aggiunge: «Ora ci siamo messi in contatto con Ats per chiedere delucidazioni: vorremmo sapere quali soluzioni adottare. Altrimenti cercheremo un altro luogo: è un servizio che riteniamo essere molto utile e intendiamo rispondere alle tante richieste dei cittadini».

Sul tema è intervenuta in mattinata anche la Croce Rossa di Luino e Valli con un post su facebook: «Non vogliamo entrare nel merito delle dichiarazioni, talune con oggettive sfumature polemiche, che abbiamo letto in questi giorni sul tema “hotspot tamponi“ a Luino, non è nostro uso farlo e non aggiungerebbe nulla di costruttivo, di positivo per il territorio. Ci teniamo però a precisare che siamo contenti che su tutti i fronti, ognuno con le sue declinazioni, ci sia stata grande attenzione sul tema “tamponi rapidi”, ancorché dove poi viene espressa la sincera volontà di trovare soluzioni e non creare problemi a coloro che hanno dato la disponibilità da volontari per questa attività. Prendiamo atto e ringraziamo ATS per la premura che ha riservato all’iniziativa rispondendo da subito favorevolmente per il bene della popolazione che l’agenzia di tutela per la salute amministra dal punto di vista sanitario, condividiamo con l’ente – ma dirlo è quasi pleonastico – l’importanza che tutti gli aspetti siano a regola d’arte».

«Le interlocuzioni avute ci hanno convinti ancor di più che questo genere di iniziative possono dare un contributo importante perché finisca questa pandemia. Siamo certi infatti che tutto serva per migliorare un servizio atteso dalla Comunità luinese e ad dimostrarlo sono le agende con ben due settimane già complete di prenotazioni già ricevute in pochi giorni. Restiamo in attesa di indicazioni dal Comune di Luino su dove procedere, ci sono sicuramente altri posti adeguati in città. Ringraziamo quanti, del Comune e dei nostri volontari, si sono spesi per organizzare questo servizio, sicuri che rimandare la partenza di qualche giorno ed eventualmente cambiare location non influisca sul senso dell’iniziativa», concludono da Croce Rossa.

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Pubblicato il 13 Gennaio 2021
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