Focolaio di “scozzese”: Viggiù è il primo caso
La concentrazione anomala di un virus che è stata individuato solo una volta a Trieste ha innescato un'indagine a tappeto sulla popolazione residente. L'allarme a fine gennaio. In meno di un mese registrati 89 nuovi positivi
Viggiù comune osservato speciale. Quattordici casi di variante scozzese nella stessa comunità non erano mai stati rilevati. Cosa è successo? È quello che vorranno scoprire le autorità sanitarie, ma dopo aver analizzato con attenzione e puntualmente tutta la popolazione residente per definire esattamente la mappa dei contagi. Quello strano focolaio, iniziato in una scuola dell’infanzia a fine gennaio, ha permesso di scoprire l’anomalia di una comunità dove si è insediata la variante scoperta nel marzo del 2020 per la prima volta in Scozia.
Ats Insubria ha attivato subito l’indagine epidemiologica coinvolgendo dapprima tutta la comunità scolastica, allargata poi a contatti stretti e positivi già dichiarati da cui è emerso questo “cluster” virale inedito. Da qui la decisione di Regione di istituire la zona rossa per tentare di circoscrivere quel virus. Se la zona rossa funzionerà lo potrà dire solo il tempo ma anche le indagini in corso. Al punto tamponi di Fontanelle sono convocati tutti i residenti: i prossimi due giorni sono riservati agli abitanti di Viggiù che potranno accedere anche senza appuntamento nelle giornate di venerdì ( per gli over 55enni) e di sabato ( per gli under 55enni)per sottoporsi a tampone.
In regione intanto stanno analizzando gli spostamenti della popolazione residente attraverso le cellule telefoniche. Nel caso emergessero movimenti massicci verso determinate zone, potrebbero partire nuove indagini. Al momento, a Viggiù dallo scorso 25 gennaio si sono registrati 89 nuovi casi. Di questi 27 sono guariti, dei 69 ancora positivi ce ne sono 29 sintomatici e 3 ricoverati in ospedale. Nella fascia scolare e prescolare i contagi sono stati 16 di cui 14 si sono già negativizzari.
Lo screening a tappeto nell’istituto comprensivo ha individuato 11 casi tra i 124 presenti ( 108 alunni e 16 operatori) alunni su 106 alla primaria di Viggiù, 9 alunni su 106 a quella della Baraggia, 2 alunni su 56 alla scuola dell’infanzia di Viggiù e 6 positivi, di cui 5 alunni, sui 55 bimbi iscritti nell’infanzia della Baraggia.
Nell’indagine epidemiologie biologica sono emerse anche due varianti inglesi.
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