Gallarate, seconda manifestazione degli ambientalisti: “Non siamo solo 5”

Il cantiere di piazza Giovanni XXIII è partito ma il comitato "Salviamo gli alberi di Gallarate" continua a manifestare e scenderà in campo anche sabato 27 febbraio

Gallarate piazza Giovanni XXIII manifestazione ambientalisti

Seconda serata di manifestazione per il comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate” (qui il link della pagina Facebook) in piazza Giovanni XXIII, dove ieri, mercoledì 24 febbraio, sono iniziati i lavori di riqualifica della zona antistante la stazione, che prevede la potatura di otto alberi e la loro sostituzione.

«È la seconda volta che siamo qua, abbiamo presentato una lettera al sindaco con quello che stiamo dicendo da mesi. Ci aspettavamo che i lavori non iniziassero così presto ma il 15 marzo, come detto dal Tar. Non siamo contrari al progetto in se, si potevano e si possono salvare gli alberi e la sicurezza è solo una scusa, bisogna vedere se si risolverà il problema ma temiamo finisca come piazza Risorgimento. Gli alberi non solo malati e non hanno problemi di instabilità, come sostiene il nostro agronomo», ha spiegato Filiberto Zago.

“Ostruzionismo dell’amministrazione”

Gli ambientalisti contestano le modalità portate avanti dall’amministrazione guidata da Andrea Cassani, accusata di ostruzionismo: «In questi mesi il comune ci ha messo un muro davanti. Abbiamo dovuto prendere un avvocato perché il comune non ci ha fornito i documenti e non ci ha permesso di accedere ai dati, c’è materia per un ulteriore ricorso. È una corsa ad ostacoli: noi abbiamo anche pagato l’accesso ai dati, perché ci hanno dato le fotocopie anziché  inviarci gli atti pubblici on line, perché non volevano farci partecipare. L’idea è quella che passa il progetto del sindaco o niente. I cittadini hanno tutto il diritto di capire e sapere cosa stia succedendo. Il sindaco ha sempre detto che questo progetto era il suo fiore all’occhiello ed è evidente che il suo progetto vetrina non poteva avere contestazioni».

E, ancora sul progetto, ribadiscono che è stato modificato «solo perché la commissione Paesaggio ha fatto salvare dei cedri». Non ci sarebbe stato un coinvolgimento dei cittadini, «nemmeno i residenti», secondo il comitato, che critica fortemente le modalità attuate in questi mesi: «Non si è pensato alla città, si è pensato solo al progetto. Abbiamo avuto il contributo spontaneo di un architetto che ha provato a immaginare una piazza diversa: questo progetto salvava tutti gli alberi e permetteva di realizzare dei percorsi ciclabili; avremmo voluto dialogare con il sindaco e proporre altre strade. Non è stata data a nessun altro la possibilità di proporre idee. Volevamo aprire un dibattito in città sulla piazza facendo contribuire i cittadini con le loro idee. Si vedeva che il progetto andasse fatto più in fretta possibile, la fretta è stata il motore di questo progetto».

Il comitato ha inviato una lettera al sindaco, alla giunta e a tutti i gruppi consiliari di Gallarate, chiedendo una «profonda riflessione, perché i temi ambientali sono considerati dalle nostre politiche come secondari». E ancora, verso la maggioranza che considera queste potature come una questione di «meno costi e meno manutenzione», che compie delle scelte politiche «primitive e arretrate, senza visione del futuro se non quello della scadenza elettorale» e guidata da un sindaco che «considera gli alberi come delle panchine, da togliere e mettere come vuole».

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Il cartello con tutti i firmatari della petizione, in risposta al sindaco Cassani

“Non siamo solo cinque”

Non sono mancate le risposte alle critiche del primo cittadino che, nei giorni scorsi, sosteneva «che martedì sera in piazza fossimo solo in 5»: «La nostra petizione su change.org ha ricevuto più di 400 firme e in molti altri hanno fatto la firma cartacea. Dobbiamo essere considerati», hanno affermato. E, in aggiunta: «Noi non siamo solo cinque persone e anche se lo fossimo abbiamo il diritto di portare le nostre istanze, invece il sindaco ci ha sempre irriso: un primo cittadino non si comporta così nei confronti dei suoi concittadini».

Per sabato 27 febbraio è in programma la terza manifestazione, dalle 16.00 alle 19.00.

 

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 25 Febbraio 2021
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