Approvato in Consiglio comunale a Varese il rendiconto di gestione: “l’ultimo con un disavanzo”
Sette i punti all'ordine del giorno: oltre al rendiconto di gestione votati e approvati tassa e regolamento Tari

Tornato definitivamente in presenza, il consiglio comunale di Varese ha affrontato nella serata del 28 aprile il rendiconto di gestione dell’amministrazione comunale per il 2021, “Uno dei momenti più importanti della vita dell’amministrazione comunale” come l’ha definito l’assessore al bilancio Cristina Buzzetti.
Un rendiconto, come ha spiegato l’assessore stesso, che ha visto un dopo 5 anni, il disavanzo ridotto a 2.841.000: «Abbiamo recuperato 5 milioni di disavanzo, molto più del milione e mezzo che avremmo recuperato con l’impegno di 300mila euro l’anno. Un risultato ottenuto chiudendo molte piccole partite e recuperando piccoli avanzi qua e là con attenzione. Questo significa, inoltre e soprattutto, che nel 2023 il nostro bilancio finalmente sarà in avanzo».
GLI INTERVENTI IN AVVIO DI SEDUTA
Due in particolare gli interventi in avvio di seduta, prima della trattazione degli ordini del giorno.
La prima è una “osservazione polemica” come lui stesso l’ha definita, del consigliere di Fratelli d’Italia Luigi Zocchi «Ho presentato nella scorsa seduta del consiglio comunale una mozione sulla sicurezza e sulla vigilanza, e mi è stato risposto dall’assessore competente in modo autoritario che quello che avevo detto era sbagliato e che le telecamere funzionavano perfettamente – ha spiegato l’assessore – Purtroppo venerdi 8 aprile la Prealpina, ha dichiarato che 25 telecamere non erano funzionanti ed erano state nel frattempo rimesse a posto. Vorrei che quindi che la Giunta ritirasse il mio documento e provvedesse a rispondermi in maniera piu pertinente».
Screzi anche nell’intervento del consigliere della Lega Stefano Angei, che aveva presentato al Presidente del Consiglio comunale una richiesta di censura rivolta all’assessore Andrea Civati, per i ritardi nella risposta all’interrogazione da lui presentata a metà marzo. Una questione “misteriosa”, di cui abbiamo parlato qualche giorno fa, e che si è trascinata brevemente tra gli interventi di apertura. Il consigliere della Lega ha proposto di ritirare la sua richiesta di censura, e l’assessore si è assunto totalmente la responsabilità per il ritardo dell’invio della sua risposta, in realtà scritta e protocollata in tempo. Tutto bene quel che finisce bene quindi? Non molto, considerato che la precisazione dell’assessore, che ha ricordato al consigliere che «La questione si sarebbe potuta risolvere con una telefonata: con il consigliere Pinti è capitato più volte e abbiamo sempre risolto coordinandoci, senza bisogno di richiedere censure» ha fatto scattare i nervi ad Angei, che ha abbandonato l’aula per qualche minuto dopo la risposta.
A quel punto però, si stava per entrare nel cuore della seduta.
I PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO
Sette i punti all’ordine del giorno nel consiglio del 28 aprile: il primo riguardava l’approvazione del rendiconto di gestione per l’anno 2021, i cui risultati sono stati anticipati in una conferenza stampa questa mattina dall’assessore al bilancio Cristina Buzzetti.
La discussione ha visto due soli partecipanti: il capogruppo del Polo delle Libertà Luca Boldetti che ha segnalato innanzitutto come «L’assessore ha giustamente sottolineato le cose positive, ma la minoranza evidenzierà gli elementi negativi» sciorinando poi i temi su cui la minoranza non può votare a favore: in particolare Palaghiaccio, ritardi nei cantieri, funicolare e nuovo servizio di igiene urbana. Di tutt’altro segno naturalmente l’intervento del presidente della commissione bilancio Matteo Capriolo, che ha invece lodato l’efficienza della gestione dell’assessorato, sottolineando la velocità con cui il Comune paga i fornitori e l’imminente conclusione del disavanzo. Alla fine, come da previsione, il rendiconto è passato a maggioranza: su 26 votanti 19 favorevoli e 7 contrari.
Il secondo punto riguardava la modifica e l’aggiornamento del regolamento Tari, altro argomento anticipato nei giorni scorsi dalla Giunta: un aggiornamento che, tra l’altro, prevede anche dei ritocchi, verso l’altro, della tassa sui rifiuti.
A questo proposito il gruppo della Lega ha presentato quattro emendamenti, che hanno avuto diversa sorte: il primo e il terzo bocciati dalla giunta e dal consiglio, il quarto ritirato dalla stessa proponente, la capogruppo Barbara Bison, il secondo invece approvato all’unanimità. Quest’ultimo, cui la giunta ha dato parere favorevole e ha quindi ricevuto il consenso unanime di maggioranza e minoranza riguardava la correzione di un articolo che riduceva da 60 a 30 giorni il tempo per regolarizzare la posizione debitoria: il consiglio unanime ha deciso come ragionevole accettare la regola che mantiene il tempo di 60 giorni «Una scelta contraria – ha sottolineato Bison – sarebbe un controsenso nella attuale situazione economica».
Gli emendamenti bocciati invece riguardavano la possibilità di aggiungere tra le persone che potevano richiedere il sussidio nel pagamento della Tari oltre ai “nullatenenti” anche i “proprietari della sola unità abitativa” e quello che prevedeva l’esenzione dalla Tari per le persone non autosufficienti costrette ad abitare da familiari o trasferirsi in una RSA.
A questo l’assessore Buzzetti ha deciso di replicare, spiegando che «Nel ragionamento proposto alla giunta due sono le questioni che ho affrontato: innanzitutto il fatto che il presupposto dell’imposta è avere a disposizione un immobile, non produrre rifiuti. Il secondo è “Per quale motivo devo dare la possibilità di esentare dei locali che possono essere utilizzati, con il rischio di creare un sottobosco di locazioni non regolari?”». L’emendamento, come il primo, è stato bocciato a maggioranza.
Il terzo punto, quello sulla nuova tassa Tari, è stato risolto con scarso dibattito: l’unico ad intervenire è stato il consigliere Luca Boldetti, che si è detto tra le altre cose, «Stupito al confronto con il bilancio previsionale di Busto Arsizio relativo al servizio di Igiene Urbana, che è di 12 milioni e 700mila, quasi due milioni inferiore al nostro in una città che ha lo stesso numero di abitanti e, a quanto mi risulta una situazione non peggiore. Perchè allora a Varese c’è questo aumento?».
La domanda non è sufficiente a ribaltare le sorti della nuova tassa – che a dire il vero, per le utenze domestiche, prevede un aumento di meno di tre euro all’anno a persona – che viene approvata a maggioranza: 19 favorevoli e 8 contrari.
Il quarto punto ha eletto il presidente del collegio dei revisori dei conti, nel nome di Giovanna Bordoli, presidente uscente. Proposta dal presidente della commissione Bilancio Matteo Capriolo, è stata eletta a maggioranza dei votanti.
Gli ultimi due punti sono stati dedicati alle mozioni presentate rispettivamente da Simone Longhini (Polo delle Libertà) e Stefano Angei (Lega): la prima, ispirata da una proposta de La Varese Nascosta e della Associazione Astronomica Schiaparelli che chiedeva l’istituzione della “Giornata di sensibilizzazione sull’Inquinamento Luminoso” e che vuole prevedere anche iniziative tra i ragazzi e nelle scuole, è stata approvata all’unanimità dei votanti.
Diversa sorte invece per la mozione di Stefano Angei, che chiedeva la messa in sicurezza dei pedoni nel tratto stradale di via Verdi, in particolare all’incrocio tra via Copelli e via Monte Rosa: con il parere negativo dell’assessore competente, Raffaele Catalano, che ha affermato di «Avere studiato la situazione in zona, senza riscontrare una particolare pericolosità» il consigliere ha preso atto, commentando: «I “tre incidenti nel 2022” segnalati dall’assessore nel 2022, cioè uno al mese, non sono pochi. Vorrà dire che diremo ai cittadini che non è interesse della amministrazione intervenire sulla sicurezza in quel punto».
LA DIRETTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
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Curioso: in un articolo del 2 Agosto 2019 (https://www.varesenews.it/2019/08/aggiudicato-servizio-igiene-urbana-aspem-ormai-solo-un-ricordo/843905/), veniva lodata la scelta del bando di concorso per la gestione dei rifiuti in quanto avrebbe portato migliori servizi a costi ridotti, preannunciando una riduzione della Tari grazie a questa lungimirante decisione. Adesso ci comunicano che, visto i migliori servizi, la Tari sarà aumentata. Complimenti per la coerenza!
Aggiungo: magari era meglio avere un bilancio un po’ meno brillante e qualche strada asfaltata in più. La situazione è, francamente, imbarazzante. Non oso immaginare che pubblicità ci facciano le orde di turisti che stanno invadendo Varese (come i nostri amministratori ci raccontano).