Massimo Palazzi alla guida della Studi Patri di Gallarate

Rinnovato il consiglio direttivo, Matteo Scaltritti è stato indicato come direttore del museo. Palazzi: "interpretare e conservare anche le istanze e le espressioni culturali della contemporaneità"

Nuova giunta Cassani

Il nuovo consiglio direttivo della Società Gallaratese per gli Studi Patri, eletto nell’assemblea ordinaria del 18 giugno 2022, nella sua prima riunione del 30 giugno scorso ha votato all’unanimità come presidente l’avvocato Massimo Palazzi.

Come vicepresidente è stato nominato Alessandro Deiana, autorevole figura di esperienza e garanzia; nella carica di segretario è stato designato Beniamino Bordoni; nella carica di tesoriere vi è stata la riconferma di Matteo Orfano. Gli altri consiglieri eletti sono Salvatore Benvenga, Cristina Boracchi, Paolo Gasparoli, Mario Montonati, Matteo Scaltritti e Alberto Testa.

A norma di statuto fa parte del Consiglio direttivo anche il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani.
In consiglio è stato cooptato anche Maurizio Pastorelli, in rappresentanza della Associazione Museo Studi Patri. Revisori dei conti sono Mario Arduini, Luigi Provasoli e Stefano Tani.

Il Consiglio ha inoltre provveduto alla nomina di Matteo Scaltritti come direttore del Museo, per l’ottimo profilo tecnico unito ad esperienza e competenza. Nel suo discorso di insediamento Massimo Palazzi, dopo aver ringraziato il presidente uscente Matteo Scaltritti per l’impegno profuso e per aver guidato con professionalità la Società Gallaratese per gli Studi Patri anche in questi momenti non facili, ha rimarcato l’intenzione di operare nel solco della continuità con rinnovata energia ed entusiasmo.

«Lavorerò – ha affermato Palazzi – per rafforzare l’orgoglio di appartenenza alla Società Gallaratese per gli Studi Patri, che ha 125 anni, ha superato due guerre, momenti difficilissimi e che quindi ha certamente la forza per sopravvivere ancora lungamente contrastando l’apatia che in certi momenti caratterizza questo periodo storico. La Società Gallaratese per gli Studi Patri – ha concluso Palazzi – ha una funzione di conservazione: ha un lungo bagaglio di antichità e di attenzione all’antico; la sfida di oggi è quella di riuscire a interpretare e conservare anche le istanze e le espressioni culturali della contemporaneità, pur in coerenza con i suoi scopi statutari, per tramandarle ai posteri, coinvolgendo sempre di più i giovani, affinché tra qualche decennio le sentano loro».

La Studi Patri gestisce il museo al “chiostrino” di via Borgo Antico (le cui mura sono ultimo residuo del convento di San Francesco), propone eventi e incontri sulla storia della città, anche rivolti alle scuole, pubblica la Rassegna Gallaratese di Storia e Arte (l’ultimo volume, 2021-22, è dedicato all’Arno e al suo rapporto con la città).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Luglio 2022
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