Una piazza e centomila dischi: siamo stati da Carù, il negozio di vinili di Gallarate tra i più famosi al mondo
In un nuovo podcast di VareseNews l’intervista a Paolo Carù. Dentro a un negozio che ha attraversato mode e cambiamenti, sempre con una sua visione della musica

«Spero di resistere: l’anno che sta finendo è stato molto duro perché abbiamo ridotto il lavoro del 50 per cento. Un altro anno così e non so se riusciremo a restare aperti».
Paolo Carù è il proprietario di uno dei negozi di vinili e di dischi più famosi al mondo. Dietro alle vetrine che si affacciano su piazza Garibaldi, a Gallarate, il negozio è arredato con scaffali di legno dove sono riposti, in ordine, i vinili, i libri e le riviste musicali.
Un negozio storico, nato circa 75 anni fa, citato anche nei romanzi di Alessandro Robecchi, che con il suo protagonista amante di Bob Dylan, è sempre alla ricerca di dischi originali. Un punto di riferimento per gli appassionati di musica di tutta Italia e dell’Europa, tanto che il The Guardian lo ha inserito tra i negozi indie più famosi al mondo. Come molte attività di questo tipo però, le difficoltà sono molte e negli ultimi anni sono diversi i negozi di dischi che hanno chiuso. L’ultimo è Buscemi a Milano, ma tornando indietro di qualche anno possiamo citare anche il Queen music a Torino, il One Way di Domodossola, La Casa del Disco di Varese, per dirne alcuni.
Quando incontriamo Paolo Carù non nasconde le difficoltà del periodo, nonostante la sua sia un’attività radicata e con una lunga storia alle spalle.

«Ho iniziato a lavorare qui nel ‘67 con mio papà, avevo 20 anni, adesso ne ho qualcuno in più» dice con ironia, sottolineando come l’attività commerciale in realtà sia molto più vecchia: «I miei genitori hanno iniziato l’attività nel 1942: prima come libreria, poi mio papà ha iniziato a vendere dischi intorno agli anni Quaranta e Cinquanta».
Racconta poi dei cambiamenti di questi anni, dei clienti storici che arrivano da Milano, da Bari, dalla Francia, dall’Inghilterra. Dell’importazione dei vinili dall’America, fino al ritorno della moda del vinile: «Se non è scomparso in vent’anni, non scomparirà di sicuro», conclude Carù.
Ma quello che ha da raccontare è molto di più, abbiamo raccolto la sua voce in questo podcast che potete ascoltare sulle piattaforme Spreaker, Spotify
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