Le scuole di Capolago verso la chiusura
Il Comune di Varese ha avviato la procedura di dimensionamento scolastico e un percorso partecipato per trovare una nuova vocazione all’edificio
Il prossimo anno scolastico potrebbe essere l’ultimo per la scuola primaria Baracca. Il Comune di Varese ha avviato l’iter per il dimensionamento scolastico dell’Istituto comprensivo Varese 5, chiamato ad esprimere nei prossimi giorni un parere non vincolante sulla chiusura del plesso di Capolago che a settembre riaprirà per sole due classi, la 4^ e la 5^ elementare, cui si aggiungono una decina di alunni della scuola dell’infanzia Lovera.
“Al termine però di questo ciclo, a partire dunque dall’anno scolastico 2024/2025 quando resterà solo una classe, meno di 20 studenti in un edificio di grandi dimensioni e circa 10 aule vuote, all’edificio di Capolago verrà data una nuova vocazione, in linea con il grande valore che ha rappresentato in questi anni per il quartiere” si legge nella nota diffusa da Palazzo Estense.
Secondo la proposta di dimensionamento avviata, a gennaio 2024 non saranno aperte le iscrizioni per la primaria Baracca, mentre saranno aperte le iscrizioni per l’infanzia Lovera, la cui sezione sarà però trasferita dalla sede attuale di via del Gaggio 9, a Capolago, alla don Milani di via Procaccini, alla Brunella.
In questi giorni infatti il Comune, il Provveditorato, la scuola e il Consiglio di quartiere, hanno avviato un percorso per discutere sul futuro dell’edificio scolastico.
«La Baracca è un edificio importante per il quartiere e la città – spiega il sindaco Davide Galimberti – e intendiamo continuare a tenerlo vivo. Partiamo subito con un percorso di partecipazione e condivisione di idee per fare in modo che la scuola continui a vivere con nuove formule. Magari proprio come luogo per le associazioni, in particolare quelle che animano il quartiere di Capolago. Ma a deciderlo saranno i cittadini».
«La Baracca continuerà a giocare un ruolo centrale nella vita del quartiere – dice l’assessora Rossella Dimaggio – purtroppo però a livello scolastico, soprattutto a causa della denatalità che si sta verificando in tutta Italia, si sta chiudendo un ciclo e tra due anni ci troveremmo con solo una classe quinta per un intero stabile e pochi alunni della scuola dell’infanzia. In sinergia con tutte le istituzioni dunque, dal Provveditorato alla Scuola e fino al Consiglio di quartiere stiamo lavorando su un percorso comune che possa portare a ridare una nuova vocazione all’edificio, tenendolo però sempre al centro della vita varesina e di quartiere».
«Insieme a tutte le istituzioni – dichiara la dirigente Maria Rosa Rossi – stiamo discutendo sul futuro di questa scuola. Di certo ormai con i numeri che si avranno nei prossimi anni, con solo una classe quinta per un intero edificio non sarebbe stato lo stesso nemmeno per gli stessi studenti proseguire da soli. Ma la storia di questo luogo resterà».
Proprio per mettere le basi di questo nuovo percorso e aprire ad una fase partecipativa sul futuro dello stabile nei prossimi giorni si svolgerà un incontro con il Consiglio di quartiere. La proposta che verrà lanciata è quella sulla stregua di un bilancio partecipativo. Verrà chiesto di presentare idee sull’uso dell’edificio quando non ci saranno più classi che lo frequenteranno. Cittadini, associazioni, varesini dunque potranno inviare le proprie proposte sulla nuova vocazione dell’edificio. Poi le proposte verranno votate dai cittadini per scegliere la proposta migliore.
«In questo percorso di partecipazione le idee e le proposte dei cittadini saranno determinanti», dice Nicola Pasquini, presidente del Consiglio di quartiere di Capolago.
Il forte calo demografico che ha portato in Provincia di Varese una riduzione delle nascite di oltre il 27% in 12 anni sta mettendo in crisi diverse scuole che faticano a trovare iscritti, in città, nei paesi o nelle frazioni più isolate. Una difficoltà cui le comunità e le amministrazioni comunali fanno fronte in modo differente.
Meno bambini e scuole in crisi: lo sforzo per evitare chiusure nei comuni più isolati
A Varese l’anno scorso era nella stessa situazione della Baracca di quest’anno la primaria Cairoli a Biumo Inferiore, aperta solo per le classi 4^ e 5^ e destinata però ad accogliere gli alunni della media Don Rimoldi di San Fermo che sarà demolita e ricostruita a partire da settembre. In questa prospettiva a gennaio scorso ha quindi riaperto le iscrizioni ed è riuscita a formare, dopo tre anni , una nuova classe prima.
Sempre sulle sponde del Lago di Varese sarà invece aperta per l’ultimo anno e solo per gli alunni di classe quinta la primaria di Oltrona, frazione di Gavirate, mentre ha chiuso per sempre tre settimane fa la primaria di Sant’Alessandro, frazione del Comune di Castronno che proprio l’estate scorsa aveva avviato il processo di dimensionamento scolastico.
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