“Il moro, il lungo e il bianco” spingono Varese. Che fa poker con Hanlan

Il trio formato da Moretti, Cauley-Stein e McDermott spinge la Itelyum fino all'ultimo pallone. Poi il canadese è decisivo

Basketball Champions League: FMP Belgrado – Itelyum Varese 71-73

SHAHID 6 – Mezz’ora da mani nei capelli con eccessi di palleggio che non servono a battere la difesa e un paio di brutte palle perse. Sembra una zavorra e invece ha il merito di suonare la carica nell’ultimo quarto: prima una tripla, poi canestro e fallo che sono bombole d’ossigeno per Varese. Tanto da fare, ancora, ma stringi stringi il suo contributo c’è.

CAULEY-STEIN 7 – “Trill” sarà pure “professore” (su Instagram) ma trascorre mezza partita da studente. Si guarda in giro, cerca di capire come girano le cose e come può rendersi utile. Lezione imparata: dall’intervallo in avanti il lungo è il biancorosso più decisivo perché sfrutta gli inviti di andare a canestro di Moretti, dirige il traffico a rimbalzo, stoppa qualsiasi cosa (6) ed entra in tutte le situazioni cruciali della rimonta varesina.

ULANEO 5,5 – Regge l’urto con un minutaggio allungato a 12′, si fa trovare pronto per il primo canestro europeo in carriera, paga dazio sulle chiusure difensive perché non è sempre preciso e puntuale. Ma va bene così.

WOLDETENSAE 6,5 – Zero punti ma ugualmente decisivo. Se in attacco, evidentemente, quella di Wolde è stata una serata difficile, in retroguardia l’azzurro si merita tutti i minuti che Bialaszewski gli concede. Lavora di mani, di braccia, di gambe e di testa fornendo ai compagni una diga che ferma o almeno rallenta ogni costruzione di gioco avversaria. Tentacolo.

Magia di Hanlan sulla sirena, l’Itelyum passa il turno con il brivido

MORETTI 7 (IL MIGLIORE) – Non è azzardato dire che la sua presenza sia stata – sull’arco dei 40′ – la più importante in casa Itelyum. Il Moro è in campo nello strappo iniziale, è l’uomo che fa cambiare passo a Cauley-Stein, è quello che spara la tripla del pareggio dopo lungo inseguimento. 12 punti, buone percentuali, ben 9 assist e 19 di valutazione. Di più: quando va a riposarsi in panca emergono i limiti in regia della squadra; come dire, si nota anche quando non è in campo.

LIBRIZZI S.V. – Uno sprazzo per mettere pressione difensiva e nessuna vera occasione di farsi notare.

HANLAN 7 – Il voto è quasi tutto per la prodezza finale che obiettivamente merita di rilanciare il canadese dalla parte dei buoni. Fino a quel momento per la verità, la sufficienza non c’è; sbaglia qualcosa di troppo, si innervosisce, rischia il fallo di frustrazione. Insomma una partita invischiata, con qualche lampo e diversi mal di pancia. Poi arriva la redenzione con il primo canestro vincente dell’anno, da guardare e riguardare per pulizia e precisione. Dieci piani di morbidezza.

MCDERMOTT 7 – Combattente nato, si conferma tale anche nella partita corretta ma complicata di Antalya. Non fa tutto bene, qualche volta è precipitoso e qualche altra impreciso, ma in molte occasioni dà alla sua squadra la botta, la scossa, la spinta. Il bianco punge da fuori, attacca da dentro, confezione l’azione rapida che vale un vantaggio d’oro. MVP Confident per i lettori della #direttavn con il 35% abbondante dei voti.

BROWN 5,5 – Inizia molto bene, segnando canestri e muovendosi con convinzione ma quando le cose si complicano perde la bussola, almeno in attacco. Tiri “piatti” e scelte rivedibili fino alla palla persa su un possesso decisivo nel finale. Meglio del previsto in chiusura dove usa bene il fisico contro i lunghi e accetta, reggendolo, qualche cambio con gli esterni di Belgrado che si trovano di fronte le sue braccia lunghe. Sufficiente no, perché ci sono troppe sfrangiature nella sua serata. Diciamo che se Varese avesse perso il suo voto sarebbe sceso ulteriormente.

Bialaszewski: “Felice del risultato”. Moretti: “Cresce la fiducia”

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Settembre 2023
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