Una “programmazione economica negoziata“ per il rilancio del turismo sulla costa lombarda del Lago Maggiore
La proposta in una lettera aperta inviata dal Ceo di "Grand Luino" Luca Sartorio al Ministero del Turismo ed istituzioni interessate. “In ballo 500 nuovi posti di lavoro, fra diretti e indiretti"
Non sarà solo il Nord del Lago Maggiore al centro del programma di investimenti (un “contratto di sviluppo“) che riguarda più comuni e più soggetti investitori in partenariato pubblico-privato presentato nel corso del convegno di sabato scorso a Luino legato ai 350 anni di vocazione turistica della città. Lo spiega Luca Sartorio, Ceo di “Grand Luino srl“ che ha rilevato l’area industriale Ratti (ex comparto tessile) all’ingresso della città e che oggi ha inviato una “lettera aperta“ indirizzata in primis al Ministero del Turismo e a Regione Lombardia oltre che ai rappresentanti parlamentari per illustrare una “proposta di Contratto di sviluppo di attività turistiche“.
«Come è noto, sin dal 2021 stiamo cercando di condividere con il maggior numero di soggetti territoriali, sia pubblici sia privati (tra cui altri proprietari di aree critiche con grandi potenzialità) della sponda lombarda del Lago Maggiore una visione strategica di sviluppo turistico,» esordisce lo scritto «proponendo un protocollo d’intesa per l’attuazione di “Lago Maggiore 2026-2030”. Un programma di investimenti coordinato e sinergico, pubblico/privato che, ispirandosi ai principi di rigenerazione urbana e di contenimento del consumo di suolo preveda, oltre alla riqualificazione funzionale e ambientale delle aree dismesse e/o degradate, la realizzazione (con risorse private) di una serie di interventi di interesse pubblico volti ad accrescere l’attrattività turistica di questo “distretto”, fra cui: l’idrovia Locarno-Milano-Venezia, il recupero dello storico idroscalo Sant’Anna di Sesto Calende, il completamento del porto di Luino (il cui progetto risale al 1973), la creazione di un distretto turistico come “destinazione”, e molto altro in termini di formazione, ricerca, marketing», si legge nella lettera.
«Data la sua rilevanza territoriale – da Sesto Calende a Maccagno -, l’impatto occupazionale (oltre 500 nuovi posti di lavoro, fra diretti e indiretti), l’incremento di posti letto in strutture alberghiere ed extra-alberghiere (oltre 1200), l’importanza della riqualificazione ambientale che comporta, tale programma sarà oggetto di una proposta di Contratto di sviluppo di attività turistiche (c/o Invitalia) da attuarsi mediante Accordo di programma sovralocale (a regia regionale, ambito il cd. Areale 17 del PTR)», prosegue Luca Sartorio.
«Riteniamo, infatti, che soltanto con il metodo e la disciplina della programmazione economica negoziata, il programma “Lago Maggiore 2026-2030”, sarà fattibile, sostenibile e in grado di perseguire un interesse pubblico così complesso e importante. Ringraziandovi per l’attenzione sin qui dimostrata – anche con la partecipazione alle giornate di approfondimento del 20 maggio e 21 ottobre da noi organizzate a Luino -, confidiamo nel vostro indispensabile sostegno per affrontare con le strutture della pubblica amministrazione, sia centrale sia territoriale, le prossime fasi di definizione del suddetto ambizioso programma», conclude la lettera aperta.
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