Qualità dell’aria: Varese al top in Lombardia, solo 5 giorni di superamento soglie nel 2024
Anche le concentrazioni medie annuali di PM10, pari a 18,1 microgrammi per metro cubo, confermano il primato della città, con solo Lecco (16,3) a fare meglio. Male invece per Milano e Cremona

Il 2024 è stato un anno positivo per la qualità dell’aria a Varese, che si conferma tra i capoluoghi lombardi con i risultati migliori. Secondo i dati di ARPA Lombardia, la città ha registrato soltanto 5 giornate di superamento della soglia di 50 microgrammi di PM10 per metro cubo d’aria, un numero decisamente basso rispetto a molte altre città della regione.
Un dato che posiziona Varese in cima alla classifica regionale per qualità dell’aria, affiancata solo da Lecco (8 giorni) e Sondrio (9 giorni). Anche le concentrazioni medie annuali di PM10, pari a 18,1 microgrammi per metro cubo, confermano il primato della città, con solo Lecco (16,3) a fare meglio.
Se Varese brilla, altre città lombarde vanno molto peggio: Milano ha vissuto un 2024 particolarmente critico, con 68 giornate di superamento, in netto peggioramento rispetto alle 49 del 2023. Seguono Cremona con 57 giorni e Brescia con 56. La situazione più grave si registra però a Soresina, piccolo centro agricolo della provincia di Cremona, che raggiunge il picco di 75 giornate di smog, il valore più alto della Lombardia.
La performance positiva di Varese è il risultato di diversi fattori, a partire da una minore densità di fonti inquinanti rispetto alle città della bassa Padana, dove il peso delle emissioni agricole e industriali è maggiore. Anche le condizioni climatiche, con un 2024 particolarmente piovoso, hanno giocato a favore della città giardino. Non è solo fortuna, però: negli ultimi anni Varese ha intrapreso azioni concrete per migliorare la qualità dell’aria, tra cui politiche di mobilità sostenibile e una crescente attenzione al riscaldamento domestico.
Nonostante i risultati positivi di Varese, Lecco e Sondrio, per la Lombardia c’è ancora spazio per migliorare. Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, sottolinea come sia necessario un coordinamento regionale più incisivo: «Le politiche per la qualità dell’aria dimostrano la loro efficacia nel tempo, ma si prenda atto che sono trainate dal quadro di regole dettate dalla UE – Ha commentato Meggetto – In questo scenario normativo, latita invece il protagonismo di regioni e città quanto a investimenti e azioni incisive. Se nonostante i miglioramenti la Pianura Padana resta l’area più inquinata d’Europa è anche per la mancanza di una regia territoriale efficace per ciò che riguarda, ad esempio, le strategie di mobilità, il riscaldamento civile e le politiche agricole. Ci aspettiamo che tutto ciò sia sviluppato quanto prima, a partire dal nuovo PRIA, il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria».
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