Chiusura dell’asilo di Brinzio, i genitori promuovono una raccolta firme per salvare la scuola

Dopo la comunicazione che la scuola non riaprirà a settembre si è svolta un'assemblea pubblica alla quale hanno partecipato anche i genitori degli alunni: domenica 4 maggio confermata la raccolta firme in piazza per continuare la mobilitazione

Asilo brinzio

Dopo la comunicazione che l’asilo di Brinzio non riaprirà i battenti il prossimo settembre 2025, nel piccolo borgo a pochi chilometri da Varese i genitori sono sul piede di guerra e si mobilitano per cercare soluzioni alternative per cercare di salvare la scuola dell’infanzia che esiste da oltre 130 anni.

Sono stati gli stessi genitori a scrivere alla redazione di VareseNews dopo l’assemblea civica svolta in Comune nella serata di mercoledì 16 aprile: «È stato trattato il tema della mancata disponibilità dello Stato di fornire insegnanti e personale per la Scuola dell’infanzia statale Vanini e Piccinelli. Era presente nell’occasione la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Varese 2 Katia Gargano che ha spiegato che la mancata disponibilità dello Stato al nostro asilo non dipende da scelte dell’istituto, ma rientra in un piano riorganizzativo del sistema dell’istruzione locale che sta coinvolgendo le realtà con meno iscritti», spiegano i genitori.

«Il sindaco Massimo Piccinelli ha comunicato che l’amministrazione è disposta a garantire anche in futuro il sostegno economico che già oggi viene erogato a supporto dell’associazione Asilo proprietaria della struttura, anche se con il disimpegno statale l’unica soluzione sarebbe una nuova gestione privata che al momento pare non praticabile e che comunque comporterebbe costi aggiuntivi per le famiglie – prosegue la nota dei genitori -. Non abbiamo gradito l’intervento di un consigliere di minoranza che senza conoscere la realtà della scuola ha espresso un giudizio negativo nei confronti del lavoro delle maestre che da anni offrono un servizio impeccabile e apprezzato da tutte le famiglie e in primis dai bambini stessi. Nel contesto di un calo demografico che si accentua anno dopo anno non possiamo non esprimere dispiacere nei confronti delle scelte della comunità brinziese, che spesso ha preferito altre soluzioni iscrivendo i propri figli altrove invece di sostenere un servizio importante per il paese e per i comuni limitrofi».

«Come mamme e papà ci preme sottolineare come la chiusura vada ad aggravare non solo sulla quotidianità di tante famiglie ma principalmente sui bambini che avevano instaurato un rapporto consolidato tra di loro e con le insegnanti. Nel ribadire il disappunto per le tempistiche ristrette con cui si è giunti alla comunicazione della chiusura segnaliamo inoltre la mancanza di alternative se non quelle fornite dall’Istituto comprensivo, che potrà causare disagi a chi per esigenze lavorative non gravita su Varese, ma su altre realtà. Alla luce di tutto ciò, non essendo emerse le soluzioni che auspicavamo, confermiamo la volontà di promuovere un’iniziativa di raccolta firme per domenica 4 maggio dalle ore 10 in piazza Galvaligi a Brinzio per continuare la nostra mobilitazione», concludono i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia di Brinzio.

La chiusura dell’asilo “Vanini e Piccinelli” è riconducibile al numero ridotto di iscrizioni: attualmente accoglie 12 bambini, tre dei quali prossimi alla conclusione del percorso, ma le iscrizioni per il prossimo anno sono solo dieci, ben al di sotto del minimo previsto per legge che è di 15 bambini. Le previsioni per il prossimo anno risultano ancora più critiche, in linea con la situazione demografica del Comune, caratterizzato da un’età media elevata e da un tasso di natalità molto basso: l’anno scorso in paese sono nati due soli bambini. Il fenomeno interessa anche altri plessi scolastici, come la scuola Foscolo di Varese, dove non sarà attivata la prima elementare.

La struttura, immersa nel verde, offre infatti servizi che vanno oltre quelli standard, come pasti preparati direttamente sul posto da una cuoca dedicata. Nell’asilo lavorano due maestre e un collaboratore scolastico. Le alternative proposte, tutte a Varese (scuole Dalla Chiesa e Ronchetto Fè), seppur dotate di servizi di pre e post scuola, non rispondono adeguatamente alle esigenze delle famiglie, soprattutto a causa della distanza e dei tempi stretti per organizzare il trasferimento.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Aprile 2025
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