Provincia stringe un accordo con 19 cooperative sociali per migliorare l’inserimento lavorativo di persone disabili
Sottoscritto a Villa Recalcati il protocollo che permetterà di ottenere un catalogo unico con indicazioni precise a disposizione delle ditte chiamate ad assumere ex art 14

È stato presentato questa mattina, venerdì 16 maggio, nella sede della Provincia di Villa Recalcati il progetto “Sinergie e Innovazione per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità”, un’iniziativa strategica finanziata dal Collocamento Mirato Disabili della Provincia di Varese con fondi regionali, che punta a rafforzare e innovare le modalità di inclusione lavorativa delle persone con disabilità attraverso una rete integrata pubblico-privato-terzo settore.
Un progetto corale per un obiettivo condiviso
Alla presenza del consigliere provinciale Michele Di Toro, alla responsabile del Collocamento Mirato Disabili Raffaella Cirillo e al responsabile del Settore Lavoro della Provincia Francesco Maresca, le 19 cooperative sociali aderenti hanno sottoscritto il protocollo unitario. Il coordinamento è stato affidato a Cesvip Lombardia .
«Abbiamo messo insieme pubblico, privato ed enti istituzionali in una logica di reale collaborazione – ha dichiarato Michele Di Toro – La politica ha il compito di creare le condizioni perché si possano offrire risposte concrete a chi affronta gravi difficoltà di accesso al mondo del lavoro. Un risultato a cui la Provincia tiene molto».
L’importanza delle reti territoriali
Raffaella Cirillo, responsabile Cesvip, ha sottolineato come il lavoro avviato nel 2021 abbia permesso di costruire reti territoriali su cui si innesta il nuovo percorso. Il progetto, infatti, si inserisce nel solco dell’Azione di Sistema Provinciale “Buone prassi per l’inserimento lavorativo disabili”, svolta tra il 2022 e il 2023, ampliandone la portata e tracciando nuove direzioni operative: «Abbiamo coinvolto cooperative sociali e servizi per l’inserimento lavorativo pubblici e privati. Sono 19 le cooperative che hanno risposto con entusiasmo e con le quali abbiamo condiviso il progetto, promuovendo attività che coinvolgono aziende soggette all’obbligo di assunzione secondo la legge 68, ma che affidano parte delle lavorazioni a cooperative in grado di occuparsi direttamente dell’inserimento dei lavoratori».
Il settore di riferimento è quelle delle cooperative sociali di tipo B che sostengono e accompagnano i disabili più gravi difficilmente inseriti in percorsi lavorativi.
Coprogrammazione e coprogettazione
Francesco Maresca ha sottolineato il lavoro di squadra: «Stiamo cercando di portare nel mondo del lavoro le logiche del sociale, attraverso coprogrammazione e coprogettazione. La Pubblica Amministrazione non si limita più a finanziare, ma diventa partner e mediatore tra cooperative, aziende e soggetti come la Camera di Commercio, affinché ogni percorso sia condiviso e sostenuto in modo efficace».
Le tre macroaree del progetto
Tre le aree di intervento:
- Innovazione e sviluppo
- Sviluppo commerciale
- Diffusione della cultura inclusiva
Le cooperative svilupperanno forme di collaborazione con il collocamento mirato disabili per aumentare le assunzioni attraverso convenzioni ex art 14 che puntano alle “isole formative” spazi all’interno delle aziende dove è possibile svolgere i lavoro in ambiente tutelato.
Un impatto già misurabile
Le cooperative coinvolte rappresentano un’importante realtà del no profit varesino: nel 2023 hanno generato complessivamente circa 22 milioni di euro di fatturato e impiegano oltre 1.700 persone, di cui più di 700 con disabilità. L’obiettivo è ampliare ulteriormente il ventaglio di servizi offerti, che spaziano dalla gestione del verde e dei servizi di confezionamento, fino a proposte innovative nei settori digitale, food & beverage, welfare aziendale e facility management.
Una governance condivisa
Il progetto si avvale della consulenza scientifica di ADAPT – l’associazione fondata da Marco Biagi – e punta a definire una “Carta dei servizi” comune, promuovendo un sistema di valutazione condiviso per la gestione delle commesse e garantendo la funzione socioeducativa degli inserimenti.
L’innovazione sarà legata anche alla condivisione di strumenti di promozione e marketing così da mettere le aziende in grado di poter valutare facilmente i servizi della singola cooperativa e attivare un contratto di assunzione attraverso la cooperativa che si accollerà il rapporto con il lavoratore.
Gli esempi possono essere diversi come il servizio di lavanderia delle divise che può essere gestito dalla cooperativa che così assume un lavoratore, oppure la manutenzione delle piste ciclabili , idea lanciata tempo fa dalla stessa Provincia e copiata da diversi enti a livello nazionale.
“Sinergie e Innovazione” si propone dunque come modello replicabile, fondato su un gioco di squadra che unisce sensibilità sociale, strumenti innovativi e una visione di sviluppo inclusivo, a beneficio delle persone più fragili e dell’intero territorio.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Marco Mira su Lombardia, da ottobre nuove limitazioni per i veicoli Euro 5: divieti nelle città con più di 30mila abitanti
Maw1969 su Mia madre derubata in piazza Monte Grappa a Varese: attenzione i borseggiatori non sono solo in tv
Felice su Blitz antidroga a Tradate, circondate cinque case: un arresto e quattro indagati. Trovato un chilo di stupefacenti
Felice su Andiamo a votare
Nicpan su Andiamo a votare
Nicpan su Andiamo a votare
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.