Strage del Mottarone, il piccolo Eitan dovrà tornare in Italia
Lo ha deciso la Corte Suprema israeliana rigettando il ricorso che era stato presentato dal nonno

Dovrà tornare in Italia, Eitan, il piccolo sopravvissuto alla tragedia del maggio scorso al Mottarone.
Lo ha stabilito la Corte Suprema israeliana fissando un termine di quindici giorni e rigettando il ricorso che era stato presentato dal nonno del bambino, Shmuel Peleg.
La notizia è stata diffusa oggi a seguito di una comunicazione resa nota dalla famiglia.
Secondo la Cassazione il minore ha «vissuto in Italia quasi tutta la sua vita» per questa ragione dovrà far rientro alla «sua residenza abituale».
Tragedia del Mottarone, mandato di cattura internazionale per il nonno di Eitan
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Fabrizio Tamborini su Elly Schlein a Varese: “È una vergogna che prosegua l’occupazione di Gaza, e il silenzio del governo Italiano è complicità”
Felice su Latitante 20enne arrestato a Saronno dai Carabinieri: era evaso dai domiciliari
PaoloFilterfree su Brutale pestaggio in centro a Varese. La testimonianza di un cittadino
Felice su Sabato è il giorno di Va Live Pal: musica, arte e impegno civile ai Giardini Estensi di Varese
In pochi mesi tre gradi di giudizio; in Italia neppure la prima udienza.