“Fascismo, foibe ed esodo giuliano-dalmata”: l’iniziativa a Cardano al Campo per il Giorno del Ricordo
Il professor Giancarlo Restelli ripercorrerà le "vicende del confine orientale", tra contrapposizioni etniche e ideologiche sui territori acquisiti dall'Italia dopo la Prima Guerra Mondiale e persi con la Seconda
In occasione del Giorno del Ricordo, il Comune di Cardano al Campo – assessorato alla cultura, organizza l’iniziativa dal titolo “Fascismo, foibe ed esodo giuliano-dalmata”.
L’evento, che si terrà sabato 8 febbraio dalle 16,30 alle 18,30 alla Sala Spadolini, «ha l’obiettivo di approfondire e ricordare un capitolo drammatico della nostra storia contemporanea le cui origini possono essere lette iniziando dalla italianizzazione voluta dal fascismo già negli anni Venti del secolo scorso, arrivando alla violenze delle foibe e all’esodo giuliano-dalmata, che ha visto migliaia di italiani costretti ad abbandonare le proprie terre con gravi perdite umane e culturali dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale» dice l’assessora alla cultura Paola Torno.
La conferenza a cura del prof. Giancarlo Restelli, esperto di storia contemporanea, approfondirà le dinamiche legate a quei fatti aiutando a comprendere i drammi e le sofferenze vissute nel territorio di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia dalle comunità italiane e slave.
Non a caso l’immagine scelta per la locandina cita un momento di riconciliazione, l’incontro a Trieste, nel 2024, dei Presidenti sloveno e italiano, Borut Pahor e Sergio Mattarella, che compirono gesti di riconoscimento del dolore degli altri. Per la prima volta, il presidente sloveno rese omaggio al monumento alle vittime delle foibe a Basovizza, mentre per la prima volta il presidente italiano portò il suo omaggio al monumento ai quattro antifascisti triestini di origine slovena e croata, condannati dal Tribunale speciale fascista e fucilati nel settembre 1930, sempre a Basovizza
«L’evento di sabato 8 si affianca alle iniziative promosse dal Comune di Cardano in occasione del Giorno della Memoria con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni e i cittadini tutti, consapevoli della necessità di preservare e tramandare la memoria storica per evitare che simili tragedie si ripetano».
Evento libero fino alla capienza della sala.
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