Abbattere i ponti? Prima condividiamo un progetto
L'Ordine degli Architetti prende posizione sul futuro della greenway. "La rimozione non deve essere accettata o respinta a prescindere, discutiamone ma serve un progetto"

«La rimozione dei ponticelli non deve essere accettata o respinta a prescindere, così come la scelta di un percorso in rilevato o alla quota della viabilità ordinaria, ma che sia indispensabile inquadrare le opzioni progettuali all’interno di un processo ragionato e possibilmente condiviso».
Inizia cosi la presa di posizione dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Varese che ha collaborato, fin dal 2011, con l’amministrazione comunale di Saronno per l’organizzazione di eventi ed incontri volti alla conoscenza ed alla divulgazione del tema del recupero del tratto saronnese dismesso dell’ex ferrovia Saronno-Seregno.
«Riteniamo – conclude la nota diffusa negli ultimi giorni che – come già espresso negli anni scorsi, che un concorso di architettura sia un valido strumento per raggiungere gli scopi individuati durante le attività svolte in passato, vale a dire la realizzazione di un parco verde lineare, con pista ciclopedonale, capace di ricucire le due parti della città finora separate dall’infrastruttura, in grado anche di mettere a sistema gli spazi verdi pubblici o di uso pubblico presenti a nord e a sud della massicciata, realizzando una vera e propria architettura verde, per non rischiare di perdere un’occasione utile per la rigenerazione di un’importante porzione della nostra città».
In questi giorni se ne discute perché è imminente la demolizione dei due ponticelli ottocenteschi della ex ferrovia: secondo l’amministrazione è necessario per rendere più scorrevole la viabilità (eliminando due “imbuti”), secondo i sostenitori della ciclabile sulla sede ferroviaria invece l’abbattimento vanificherebbe il progetto.
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