“Quando studiate, ascoltate la vostra voce”. Il consiglio della preside agli alunni di prima
Marina Raineri è tornata, con il ruolo di dirigente scolastico, all'istituto di Gavirate nel quale arrivò venticinque anni fa. Oggi ha accolto i nuovi iscritti: «Fidatevi dei vostri professori, sono qui per ascoltarvi»

«Fa un certo effetto tornare da preside in questa scuola, a venticinque anni dal mio primo arrivo in queste aule». Marina Raineri, 56 anni, è stata nominata poche settimane fa dirigente dell’Isis “Edith Stein” di Gavirate ed è chiamata a guidare un istituto che oggi conta circa 1.400 studenti ed è profondamente diverso rispetto a quando la professoressa Raineri giunse per la prima volta.
«Allora, era il 1994-95, il liceo confinava con il vicino Itc ma, dal punto di vista amministrativo e organizzativo, era unito allo scientifico di Bisuschio: oggi il plesso di Gavirate è una realtà che ha al suo interno l’area liceale con scientifico, sportivo e linguistico, l’area tecnica (“Amministrazione, finanza e marketing” e “Turismo”) e quella professionale con il corso di Servizi per la sanità e l’assistenza sociale. Una bella sfida alla quale arrivo dopo un’altra esperienza da dirigente all’Einaudi di Varese».

Nel suo discorso alle classi prime, Raineri ha spiegato ai nuovi arrivati: «Oggi iniziate un percorso lungo cinque anni che speriamo corrisponda ai vostri desideri e che ci auguriamo vi faccia nascere nuove passioni positive e che vi aiuti nelle scelte future. Per voi è il momento di impegnarsi tanto nel lavoro in classe quanto in quello a casa, con concentrazione e con la disposizione ad apprendere».
«Ripetete ad alta voce – è il consiglio della dirigente scolastica gaviratese – ascoltatevi come se foste il vostro interlocutore. Ascoltare la propria voce aiuta a conoscere se stessi, a diventare persone sicure di quello che fate. E ricordatevi: più studiate una cosa, più può nascere la passione per quell’argomento». Infine Raineri ha ricordato ai giovani interlocutori il ruolo degli insegnanti: «Confrontatevi con i vostri professori, fidatevi di loro perché sono qui per aiutarvi a crescere ma anche per ascoltarvi. E se ci fosse bisogno di un incontro con loro o con me, potrete prendere un appuntamento per un colloquio. La porta è aperta».
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