Solaro
Electrolux, lavoratori in sciopero con presidio
FLMUniti-CUB ha proclamato un’ora di sciopero per turno con presidio davanti la portineria centrale
FLMUniti-CUB ha proclamato un’ora di sciopero per turno con presidio davanti la portineria centrale
La corporation statunitense ha battuto Electrolux e il gruppo cinese Sichuan Changhong Electricha. Da subito verrano cedute il 66,8% delle azioni ed entro pochi mesi l’intero capitale
L’assessore Aprea:« Azienda e sindacati si assumano la responsabilità di ricercare rapidamente un accordo in grado di andare oltre all’attuale fase di discussione che si prolunga da troppo tempo»
Prosegue sabato con una singolare iniziativa la protesta dei dipendenti dell’azienda di elettrodomestici che nei mesi scorsi avevano più volte scioperato contro l’annunciato taglio di stipendio
L’azienda ha presentato il piano industriale in un incontro in Regione con il presidente Maroni e gli assessori Aprea e Melanzini: “Necessità che intervenga anche il governo nazionale”
Approvata una mozione all’unanimità in cui si impegna la Giunta a proseguire il presidio dei tavoli delle trattative, coinvolgendo anche le altre amministrazioni regionali
richiesta dei lavoratori della fabbrica di elettrodomestici ai vertici dell’azienda che ha presentato un piano che prevede riduzioni degli stipendi e diversi tagli
Il consigliere comunale della Lega Nord, Claudio Sala, che invita il sindaco Porro a far sapere al presidente del Consiglio che “gli imprenditori padani non hanno bisogno di investitori stranieri”
La quasi totalità dei lavoratori ha aderito al blocco del magazzino e del reparto montaggio: “Faremo scioperi a scacchiera finché non avremo delle risposte”
Scioperi “a scacchiera” per i dipendenti di uno dei quattro stabilimenti italiani dell’azienda svedese che produce elettrodomestici. Proteste dovute all’annunciato taglio di stipendio di 130 euro mensili
L’azienda svedese che ha annunciato il taglio degli stipendi, ha un distaccamento anche nel Saronnese dove lavorano 500 lavoratori che hanno bloccato la produzione. Attimi di tensione martedì sera

Il 14 novembre 1951 il Po rompeva l'argine: l'alluvione fece 150mila profughi. Come nel romanzo "Il treno dei bambini" di Viola Ardone, l'accoglienza coinvolse 'dal basso' anche migliaia di famiglie che ospitarono bambini e ragazzini
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