«Centro anziani e biblioteca, ecco perché mi sono dimesso»

L’assessore al bilancio Daniel Monetti spiega perché non ha votato il documento e risponde al candidato sindaco Alberto Nicodano

«Totalmente inutili gli sforzi dell’assessore alla cultura nel proporsi come chiarificatore delle faccende amministrative, in quanto la posizione dell’Amministrazione sulla vicenda del centro anziani è, a mio avviso, insostenibile». Daniel Monetti è l’ex assessore al bilancio che, con la propria scelta di non votare il bilancio da lui stesso presentato e quindi facendo rischiare il commissariamento al comune di Vengono Superiore, risponde ad Alberto Nicodano, assessore alla cultura e candidato sindaco dell’amministrazione uscente.
«Spiego di seguito le mie ragioni – prosegue l’ex assessore -: è falso dire che l’assessorato si sia preoccupato della portata della soletta da subito, in quanto il documento di calcolo della portata è datato 26 gennaio 2009 e al centro anziani è stato chiesto di spostarsi già parecchi mesi prima. Far spostare gli anziani e quindi una delle associazioni più attive e collaborative del paese dalla loro sede storica, ancor prima di aver verificato la possibilità di adibire a biblioteca il primo piano della palazzina civica, mette in luce le deboli capacità previsionali e pianificatorie dell’assessorato alla Cultura che segue il progetto. Alla scoperta di una portata limitata della soletta (300 Kg/m²), consona alle esigenze del centro anziani ma non alla biblioteca, si poteva anche pensare di rinforzare la soletta con comuni tecniche edilizie, che di certo non sarebbero costate 400 mila euro. Questo però non coincideva con gli intenti di tagliare nastri su nastri prima delle elezioni, perché avrebbe richiesto tempo! Mi chiedo se l’assessore abbia fatto fare il progetto di rinforzo della soletta per prevederne/valutarne i costi e la fattibilità (in Comune ad oggi non ve ne è traccia)».
 
«Nessuno ha mai discusso l’esigenza di ampliamento della Biblioteca – prosegue Monetti -, lo stesso ex Assessore alla Cultura (2005 e precedenti) l’ha sempre sottoposta alla giunta come viva necessità del paese. In discussione ci sono sempre e solo state le modalità di perseguire un obiettivo sentito, perché un amministratore deve saper carpire le necessità del paese, ma un buon amministratore è quello che trova le modalità corrette per soddisfarle. Le modalità dell’attuale assessore alla cultura e candidato sindaco si chiamano: ordinanze emesse dal sindaco, minacce di far intervenire le forze dell’ordine per rispettarle, cambio di serrature non annunciato ed utilizzo della polizia locale per monitorare gli anziani durante lo sgombero dei locali. Quindi, prima di parlare di bieca strumentalizzazione degli episodi, è bene che l’assessore Nicodano rifletta sugli strumenti che è solito utilizzare nel perseguire (o quantomeno provarci) i propri obiettivi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Marzo 2009
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