Licenziati dalla cooperativa:” Andremo all’Ufficio provinciale del lavoro”
I sei operai dell'"Auto Mot Service" lasciati a casa spiegano le proprie posizioni e chiedono il rispetto dei diritti e dei contratti
I dipendenti della cooperativa “Auto Moto Service” licenziati nei giorni scorsi promettono battaglie legali per difendere i proprio diritti. I sei lavoratori (Luca Papasergio, Marco Da Cengio, Massimo
Palazzo, Antonio De Mare, Alberto Vanetti e Alessio Lentini), tutti operai tra i 23 e i 42 anni, soci lavoratori della Auto Mot Service che preparano kit per Agusta e per altre ditte esterne, sono stati licenziati. Sono arrivate loro due lettere: la prima che li estromette dalla cooperativa della quale erano soci lavoratori, un’altra che comunica loro il licenziamento per giusta causa visto “l’assenteismo ingiustificato nei giorni 8, 9 e 10 giugno” e “il rifiuto degli accordi proposti dall’azienda e i continui atti di insubordinazione”. I sei ragazzi si difendono, assicurando di non aver mai compiuto nulla di fuori dalla legge e anzi di aver avvertito nei tempi e nei modi previsti dell’intenzione di fare sciopero: «Abbiamo fatto qualche incontro, ma la società non si è mossa dalle proprie posizioni – spiega uno dei lavoratori -. Invece che ascoltare le nostre rivendicazioni su sicurezza e rispetto dei diritti e dei contratti, ci hanno proposto un rientro con mansioni diverse e dequalificate, senza garanzia dei livelli raggiunti da ognuno, con in più la proposta di riconoscerci straordinari e lavori notturni in nero, fuori busta. Noi non ci stiamo più e andremo all’Ufficio provinciale del lavoro. Intanto proseguiamo il presidio e lo sciopero, con tanto di volantini che spiegano la nostra situazione. Non vogliamo essere sfruttati o usati da queste cooperative e queste grandi aziende che fanno profitti sulla pelle dei lavoratori».

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