Sulla scuola Gilli ribadisce le sue posizioni

Dopo le accuse dell'assessore Pellicini ("strumentalizzaizone a scopo di propaganda"), l'ex sindaco non si scompone e annuncia che vigilerà sul rispetto delle prerogative delle scuole di Saronno e del sud provincia

Ricevuto un durissimo contrattacco dall’assessore provinciale Pellicini, Pierluigi Gilli, ex primo cittadino e candidato sindaco di Unione Italiana per Saronno, replica con toni urbani ma fermi.
"L’Assessore Provinciale Pellicini, punto nel vivo, si agita, polemizza e crede di deviare l’attenzione da un fatto che non smentisce, anzi conferma, accusando me di strumentalizzazione elettorale" scrive. "Non è così e Lui lo sa benissimo; ricorderà , infatti, che già da dicembre scorso – in epoca
sicuramente non sospetta – mi ero interessato di questa vicenda e Lui aveva dato ampie rassicurazioni,
per le quali lo ringraziai pubblicamente".
Il Liceo Scientifico “G.B. Grassi” attenderà forse l’anno scolastico 2011-2012 "per ottenere quanto altri licei scientifici della provincia hanno già avuto quest’anno, magari senza averne fatto richiesta e magari in condizioni non certo migliori di quello saronnese. Questo è un fatto, come un fatto è che i quattro incontri organizzati dall’Amministrazione Provinciale per spiegare ai genitori gli effetti della riforma si terranno solo nel nord della provincia: vuole smentire anche ciò?"

"Non si preoccupi delle mie preferenze provinciali" aggiunge Gilli rivolto all’assessore provinciale all’istruzione, "che certamente non sono favorite da episodi come quello di cui mi sto occupando e da toni inutilmente infastiditi e sorprendenti per una persona garbata come l’Avv. Pellicini; se non gli ho mai chiesto nulla in sette anni è evidente che non vi fosse bisogno di chiedergli nulla, perché si era in periodi di ordinaria amministrazione; ma adesso, quando si tratta di dare attuazione ad un’importante riforma, chiedere è lecito e pretendere altrettanto, quando è in giuoco l’avvenire di un sistema scolastico che per Saronno rappresenta un settore fondamentale".
Quanto all’accusa di farsi propaganda, infine, "elezioni o no, non mi stancherò mai di osservare la politica dell’Amministrazione Provinciale e le sue ricadute sulla mia città, che ha tutti i titoli per non essere da meno rispetto alle altre. L’anno prossimo verificheremo se l’offerta formativa del territorio saronnese sarà completa e se nel sud della Provincia sarà competitiva e con le stesse opportunità del nord della Provincia stessa. Per adesso, non è così. Mi faccio sin d’ora un nodo al fazzoletto, come sicuramente se l’è già fatto l’Assessore Provinciale".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Febbraio 2010
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