Industriali: la ripresa c’è ma è lenta

Lo conferma l'analisi dei dati statistici degli ammortizzatori sociali. La tensione sui prezzi delle materie prime, secondo gli imprenditori, è un altro sintomo chiaro di ripresa

Il presidente della Camera di Commercio, intervenuto al congresso provinciale della Cgil, aveva detto: «Attenzione, la crisi non è finita». L’intervento di Bruno Amoroso partiva dall’analisi dei dati riguardanti le ore di cassa integrazione, ordinaria, straordinaria e in deroga, concesse nei mesi del nuovo anno in rapporto al 2009. «Per la ripresa bisogna aspettare il 2011» aveva poi aggiunto lo stesso Amoroso, appellandosi al pessimismo della ragione.
L’Unione degli industriali della provincia di Varese mostra, invece, un più cauto ottimismo: «la ripresa c’è ma è lenta». Anche gli industriali partono dall’analisi dei dati statistici che riguardano gli ammortizzatori sociali, ma avvertono di stare attenti «agli sbalzi». Il dato della cassa integrazione ordinaria di febbraio, se confrontato con quello di gennaio, fa registrare, infatti, una flessione del 30 per cento. «A prima vista – scrivono gli industriali – si direbbe un risultato molto favorevole, che lascia immaginare una corsa ormai spedita verso la ripresa. Un’indagine condotta però in maniera un po’più sofisticata porta ad un risultato diverso e certamente più verosimile: 15 per cento. La metà».
(foto: al centro Michele Graglia, presidente di Univa)
Questa differenza di risultato dipende dal fatto che l’andamento del bimestre gennaio-febbraio viene raffrontato con la media mensile dell’intero anno precedente, cioè il 2009. «Il raffronto mensile – spiegano gli industriali – può risentire di elementi contingenti, primo fra tutti il numero delle commissioni Inps chiamate ad autorizzare le richieste di ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese. È sufficiente che una riunione sia convocata gli ultimi giorni di un mese oppure i primi giorni del mese successivo, per sballare i risultati».
Seppur molto lentamente, dunque, la ripresa è iniziata. Questa affermazione troverebbe un’ulteriore conferma nelle testimonianze degli imprenditori della Giunta dell’Unione Industriali. Con una particolarità interessante: c’è tensione sui prezzi delle materie prime. Un sintomo chiaro di ripresa, perché se i prezzi salgono significa che c’è maggiore domanda. Il fatto è che la domanda viene dai Paesi di nuova industrializzazione: quelli del Far East, dell’America latina, dell’area indocinese. E le materie prime seguono».
Agganciarsi alla ripresa là dove essa si sta manifestando più robusta e più promettente anche in un’ottica di lungo periodo. È questo l’orizzonte che le imprese europeee hanno davanti a sé. Un compito non facile, ma per nulla estraneo alla tradizione delle aziende della provincia di Varese, da sempre fortemente orientate all’esportazione (39,7% era stato il dato riguardante la propensione all’esportazione varesina nel 2007, cioè prima della crisi economica mondiale iniziata nel settembre 2008).
La voglia di fare non manca, la consapevolezza delle capacità delle imprese neppure. Restano comunque motivi di preoccupazione legati alla criticità del momento. Come, ad esempio, la ristrettezza del credito. Timori per possibili valutazioni ancor più stringenti da parte delle banche nel momento in cui saranno presentati i bilanci 2009, che evidenzieranno generalmente una riduzione del fatturato. Un fenomeno, questo, che ha peraltro interessato la quasi totalità del tessuto produttivo e che, almeno si spera, non dovrebbe quindi essere considerato come elemento discriminate nella concessione dei fidi.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 04 Marzo 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.