I tifosi nel consorzio? Su internet ci stanno pensando
La svolta di Pallacanestro Varese sta accendendo il dibattito sulla possibilità che i supporters acquistino una quota del club. Il forum di VareseFansBasket si sta organizzando in tal senso
Tifosi e proprietari, seppur in piccola parte, della squadra del cuore? La nascita nei giorni scorsi del consorzio che rileverà le quote della Pallacanestro Varese sta aprendo nuovi orizzonti, almeno dal punto di vista delle idee. La possibilità per le aziende del territorio di entrare a far parte in modo diretto della società (e non solo con il ruolo di sponsor) è già un primo passo interessante e innovativo, ma è evidente che la frontiera più intrigante è quella che generalmente viene chiamata azionariato popolare. Una formula ancora poco percorribile in Italia e che quindi forse non è indicato tirare in ballo, ma è chiaro che la curiosità intorno a un’iniziativa simile è alta anche da parte dei semplici tifosi e non solo per gli investitori.
Proprio per questo da alcuni giorni il forum più conosciuto e frequentato dai supporters biancorossi, quello del sito Varesefansbasket (VFB, nell’immagine il logo), sta discutendo della possibilità di raccogliere somme sufficienti a entrare nel consorzio e acquistare una quota per tre anni: l’idea è ancora in embrione ma il tam-tam che sta generando è già interessante.
«Fino a ora sono circa 35 le persone che si sono dette disposte a pagare una quota per sostenere l’ingresso di VFB nel consorzio» spiega Paolo Vanzulli, moderatore del forum e, di fatto, coordinatore dell’iniziativa. «Ribadiamo ancora che siamo agli inizi – prosegue Vanzulli – e che in questo momento non sappiamo se la cosa andrà in porto: in questi giorni abbiamo coinvolto alcuni utenti del forum, esperti di giurisprudenza, che stanno valutando il da farsi. Intanto però abbiamo iniziato a portarci avanti, chiedendo ai tifosi se sono disposti ad aderire alla raccolta e quanti soldi vogliono eventualmente mettere a disposizione». Tre i tagli indicati, per motivi di comodità: 50, 100 o 500 euro: «Fino a ora quasi tutti quelli che ci hanno contattato hanno scelto l’opzione dei cento euro: dovessimo fare un calcolo, potremmo dire di aver già raccolto circa quattromila euro. Non pochi, ma siamo ancora lontani dagli 11mila necessari per il primo anno».
Intanto il dibattito è comunque aperto, pur tra diverse perplessità. Lo stesso fondatore di VFB, Luca Romano, attende chiarimenti su alcune questioni (nascita di un’associazione che acquisti la quota, con relativi oneri; certezze sul versamento del denaro anche per i due anni futuri e via dicendo) che dovranno arrivare prima di compiere passi ufficiali.
La discussione però ha preso piede ed è aperta a nuovi contributi esterni: ci si può infatti iscrivere al forum («una forma di sicurezza verso di noi – spiega Vanzulli – perché gli utenti sono registrati anche se la loro persona può rimanere anonima e nascosta da un nickname») ed eventualmente contattare l’utente “Silver Surfer” (ovvero Vanzulli) tramite l’indirizzo email che fa capo al suo profilo». Il prossimo passo sarà quello di contattare i responsabili di “Varese nel cuore” e valutare anche con loro le possibilità che lo statuto concede.
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