“Gallarate e Varese sono strategiche per il Banco Popolare”

Per Fiba Cisl la vicinanza tra banche e imprese facilita il credito e spinge in sinergia lo sviluppo del territorio:"di questo gruppo dovrà tenere conto nel suo piano di riorganizzazione"

La vicinanza tra banche e imprese facilita il credito e spinge in sinergia lo sviluppo del territorio: «di questo il Banco Popolare dovrà tenere conto nel suo piano di riorganizzazione». FibaCisl, il sindacato del comparto bancario targato Cisl, dice la sua sulla riorganizzazione societaria e territoriale del Gruppo Banco Popolare in provincia di Varese e nell’Altomilanese.
«È uno spunto che noi diamo al gruppo per attuare una ristrutturazione organizzativa che tenga conto delle istanze del territorio», lo dicono Fedele Trotta, Gianni Vernocchi e Alberto Broggi di Fiba/Cisl accompagnati dal segretario generale della Cisl Carmela Tascone e con il sostegno della Provincia di Varese, inquadrando il piano aziendale in un più esteso discorso di sistema che riguarda lo sviluppo di tutto il territorio. «Mantenere in quest’area dei presidi di livello decisionale della banca è un esigenza vitale per mantenere il rapporto tra chi concede il credito e le aziende che ne hanno bisogno».
La questione, semplificando, è questa: il Gruppo Banco Popolare sta attuando un riorganizzazione societaria che riguarda le controllate Banca Popolare di Lodi, quella di Novara e del Credito Bergamasco insieme alla banca private Aletti. Dal 27 dicembre le prime due si uniranno e l’intero gruppo ha previsto un piano di riorganizzazione e ottimizzazione delle risorse. In provincia di Varese il gruppo bancario ha una cinquantina di filiali e due “centri direzionali”, che inevitabilmente subiranno alcuni razionalizzazioni.
Fatto salvo il livello occupazionale, di cui i sindacati si stanno occupando ma che consta attualmente del blocco del turn over e prepensionamenti volontari, la Cisl vuole a questo punto sollevare un’istanza del territorio che coinvolge il settore bancario e del credito, che riguarda appunto la dislocazione strategica dei centri decisionali della banca.
In particolare il sindacato chiede di tenere conto di due centri importanti, uno a Gallarate e un altro a Varese: «la sede direzionale dell’Area Affari e del Centro Imprese Corporate di Gallarate della BP Lodi riprende la tradizione della ex Banca Industriale Gallaratese, è posta al centro dell’asse Sempione e dei territori di Legnano – Malpensa – Varese e può rappresentare un valido presidio decisionale». Stessa cosa vale per la sede gallaratese della Popolare di Novara e quella di Varese del Credito Bergamasco, «che potrebbe essere valorizzata come centro importante per la consulenza e il credito alle imprese e alle famiglie».
Insomma, il sindacato chiede alla banca di lasciare sul territorio i due presidi strategici, «strumenti importanti per rilanciare i rapporti con le istituzioni e le associazioni di categoria», per «rimanere al servizio e cresce insieme a una delle aree manifatturiere più importanti della regione Lombardia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Novembre 2011
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