Art-aria di festa a Busto Arsizio

Il giovane Luca è un'anima della Pro Patria che risale la classifica. Volti felici sottorete, facce abbattute sotto canestro, ma il peggiore è l'arbitro di Ascoli-Varese

(d. f.) L’avevamo lasciata fuori dal pagellone di sette giorni fa (semplice turnover) ma non possiamo che inserire la Pro Patria a questo giro, nell’ennesimo lunedì in cui in via Cà Bianca si respira (Art)aria di festa. Se Giannone piega l’Alessandria con il suo gol, il giovane attaccante tigrotto si disimpegna ancora alla grande, proprio come le due damigelle della settimana Dall’Ora e Cruz. Non basta Rannikko invece a far sorridere la Cimberio in un weekend povero sottocanestro anche dalle parti della Robur. Dietro la lavagna invece ci va l’arbitro Baratta: il motivo per cui ha annullato la rete di Martinetti è un mistero anche per il Cicap…

Pagellone numero 73 del 12 dicembre 2011

Luca Artaria 8 – È arrivato a Busto Arsizio da sconosciuto, senza proclami né conferenze stampa di presentazione, ma il giovane attaccante della Pro Patria in questo periodo sta facendo la differenza per i colori biancoblu. Non è un mago di tecnica o di tattica e non ha colpi sopraffini, ma in campo mette tanta grinta e cuore e ormai è diventato un idolo per i tifosi bustocchi. Eclatante la sua esultanza, quasi come un gol segnato, per aver subito un fallo importantissimo in nove contro undici a metà campo. Che dire? Un tigrotto vero e proprio!

Chiara Dall’Ora e Aury Cruz 7,5 – Due che in prima pagina, quest’anno, non c’erano ancora finite, ma trovano il modo di rifarsi con gli interessi. La centrale della Yamamay cade e risorge nel breve volgere di tre set: stecca in attacco, finisce in panchina, rientra sul 19-22 sotto e decide la partita a muro. Aury, invece, è il metronomo della MC-Carnaghi: quando gira lei, com’è successo a Conegliano, gira tutta la squadra, e Villa diventa davvero inarrestabile. La conferma che per le sfide che contano non si potrà fare a meno di nessuno, anche se lo scudetto, lo sappiamo, non si può dividere in due…

Teemu Rannikko 6,5 – Ci sono giocatori che, pur non avendo le stimmate del campione, risultano spesso più importanti delle superstar. Il finlandese, capitano per acclamazione della Cimberio, è uno di questi. La sua caratura si è vista anche di recente sia nel bene (contro Venezia: non doveva quasi giocare, ha girato la partita) sia nel male (a Bologna: ha steccato, e con lui la squadra). Teemu ci ha provato anche a Sassari dove la Cimberio si becca un voto negativo; tappare da solo le falle aperte sia da Stipcevic sia da Hurtt però è un compito improbo anche per lui. Che però almeno, insieme a Kangur, esce a testa alta.

Abc Varese 5 – Cinque come le sconfitte di fila della Robur che dopo anni si trova in ambasce nel campionato di Serie B2 (quello che ora si chiama DNB: cambiano i nomi ma non la sostanza). La squadra di Garbosi ha provato l’ebbrezza di perdere in ogni modo: travolta (a Bologna), beffata in volata (con Costa Volpino e Castelnovo) e battuta con onore (con Lucca e Legnano) non muove comunque la classifica dal lontano 5 novembre. Un mese orribile che ha spinto la società di via Marzorati a un semi-silenzio stampa, scelta da rispettare ma che indica la preoccupazione che aleggia da quelle parti.

Silvio Baratta 4 – Nella giornata in cui in Serie A (Bologna-Milan) "anche i Rocchi piangono", il campionato cadetto risponde con la direzione disastrosa del signor Baratta da Salerno, chiamato dal designatore a scompigliare Ascoli-Varese. Vero che alla fine i due torti maggiori si equivalgono (ma i bianconeri il rigore lo avrebbero comunque dovuto segnare, Martinetti invece il gol l’ha fatto) ma dà fastidio vedere un arbitraggio simile, dove a un certo punto è entrato in vigore il "fischio preventivo". Ovvero, interrompere il gioco per evitare di dover decidere su qualsiasi sviluppo seguente. Premio Ponzio Pilato.

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Pubblicato il 12 Dicembre 2011
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