Nasce in Comune il registro per il “Testamento biologico”

La Giunta ha approvato la nascita del “Registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari”. Il sindaco: “Non è eutanasia, ma evitare l’accanimento terapeutico”

La città di Saronno ha un registro per depositare il “testamento biologico”. Lo ha stabilito la Giunta comunale dopo l’indirizzo che aveva dato il consiglio comunale nei mesi scorsi, nonostante allora persino il sindaco Luciano Porro e il presidente del consiglio Augusto Airoldi avessero dato parere contrario. Ora però la Giunta ha eseguito quando indicato dal consiglio istituendo formalmente il “Registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari”. Nell’approvazione della delibera è indicato anche “Testamento biologico: approvazione del modello e del disciplinare per la tenuta del testamento”.

In poche parole qualsiasi cittadino potrà recarsi in Comune e compilare un modello nel quale indicare le proprie volontà mediche in caso di malattia incurabile. Il tutto verrà chiuso in una busta, sotto l’attenzione dei fiduciari del Comune, e conservato nel registro in caso di necessità. «Il mio voto contrario era stato dato perché un ente locale non si deve occupare di questi argomenti al posto dello Stato – spiega il sindaco Luciano Porro -. Ora con questo provvedimento, studiato andando a vedere anche altri comuni che lo hanno istituito prima di noi, speriamo di colmare solo temporaneamente questa lacuna e che il Parlamento possa legiferare presto su questo tema».

Il primo cittadino vuole però specificare che «non si tratta eutanasia, ma di esprimere il proprio desiderio per evitare vi sia accanimento terapeutico da parte della medicina. Quando la medicina non può più far nulla è inutile insistere, provocare altro dolore, si deve dare la possibilità di scegliere. Come avvenuto recentemente con il cardinal Martini. Lo ripeto perché è importante: non è eutanasia, si deve garantire il giusto sostegno medico ma senza accanimento. Il registro per ora è temporaneo, fino a quando ci sarà una legge statale precisa alla quale ci adegueremo anche nella forma».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Settembre 2012
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