WorldFishing & BigBlu: nautica e pesca protagoniste

Oltre 90 mila visitatori alla fiera dedicata alla nautica e alla pesca sportiva in acque interne e in mare

pesca trainaIl 20 febbraio scorso ha preso il via, presso la fiera di Roma la settima edizione del Big Blu, manifestazione dedicata alla nautica ed al mare in tutte le sue declinazioni. Nautica, subacquea e pesca sono da sempre i temi fondanti di questo evento; e da cinque anni la pesca è protagonista con un proprio evento, il World Fishing che, all’interno del grande contenitore del Big Blu, anche quest’anno, ha confermato il suo successo, certificato dalla grandissima presenza di pubblico. Segno che la pesca, malgrado tutto, è ancora la passione di molti italiani. I numeri parlano chiaro e su 90.000 visitatori che hanno varcato l’ingresso della Fiera di Roma, ben oltre il 70% hanno letteralmente invaso il padiglione quattro, quello del World Fishing, dove era possibile non solo ammirare le migliori e più recenti novità di settore ma poterle anche acquistare a prezzi decisamente interessanti. Una kermesse che è diventata, per gli appassionati, un appuntamento irrinunciabile , ricco di interessi e di eventi. Un punto di ritrovo di amici vecchi e nuovi e anche di qualche Vip della pesca.
Grazie anche agli innumerevoli incontri di interesse, come la Scuola di Pesca, organizzata dalscuola pesca foto team di GlobalFishing magazine, la rivista di pesca on line, con stage giornalieri sulle tecniche di più gettonate; dal vertical jigging alla traina con le esche vive, dal drifting al tonno gigante, alla pesca dalla spiaggia e all’uso dello scandaglio ed alla sua interpretazione. Un successo, dicevamo, che è stata una vera e propria iniezione di fiducia agli operatori provati dalla crisi che sta stritolando il settore; ai quali va il nostro plauso per l’imprenditorialità dimostrata e per il coraggio di investire ancora, in un momento in cui le attività commerciali sono messe veramente a dura prova.
Anche il settore nautico ha riscosso un successo superiore alle aspettative; sebbene, al contrario degli anni scorsi, le case madri non si siano affacciate ufficialmente all’evento, lo hanno fatto comunque attraverso i loro dealers più accreditati. E quindi non sono mancati i marchi leader di settore e, contro ogni previsione, i padiglioni si sono riempiti di un’offerta nautica di prim’ordine. Un segnale forte, un messaggio importante questo, che ci fa capire come gli operatori siano degli imprenditori di razza, fermamente decisi a non arrendersi ad una situazione che , contro ogni logica di buon senso, sta mettendo alle corde il settore.
La pesca e la nautica sono comparti produttivi ed economici che, sebbene possano sembrare ai meno esperti appartenenti solo all’ambito del superfluo, al contrario costituiscono un indotto molto importante, a catena lunghissima, che tocca settori tra i più vari, per centinaia di migliaia di posti di lavoro.
nautica fotoLa pesca tanto in mare che in acque interne conta più di un milione di appassionati, e questa passione quasi sempre condiziona la loro vita e si riflette anche su quella delle loro famiglie, a prescindere dallo status sociale. Basti pensare, ad esempio, all’indotto turistico che ne scaturisce oltre alla più scontata ricaduta economica sulle aziende di settore.
Anche la nautica, dalle piccole barche a quelle più grandi, è una passione forte di milioni di italiani e anche qui il gioco si ripete diventando motore di un giro virtuoso di benessere che interessa , lo dicevamo anche prima, ambiti tra i più insospettabili. Dall’economia specifica di settore, come quella della cantieristica, degli accessori, della motoristica, fino a quella del turismo e molto altro ancora. Senza pensare che quasi sempre pesca e nautica si sommano in un mix in grado di muovere volumi di fatturato enormi.
Una fiscalità tutt’altro che lungimirante, i costi dei carburanti alle stelle, servizi cronicamente costosi ed inefficienti, sommati alla crisi strutturale di questo paese, si comportano come un gigantesco freno a mano che blocca il settore, trascinando irrimediabilmente nel vortice della difficoltà operatori ed indotto. Si va meno in vacanza, è vero, ma con la barca lo si farà sempre meno fin che i benzinai nei porti saranno presidiati dai funzionari dell’agenzia delle entrate a controllare quanto carburante si acquista …… e se quindi possedere una barca continuerà ad essere sinonimo di ricchezza ed evasione, è naturale che la nautica “naufraghi”. Un’elevata percentuale di scafi di pregio hanno cambiato bandiera e sono stati trasferiti, ma forse è meglio dire scappati, in regioni europee dove la nautica è protetta e non criminalizzata; anzi tutelata come una vera risorsa.
Ed ecco quindi che è difficile il lavoro di chi ha costruito realtà aziendali importanti intorno alla nautica ed alla pesca e di conseguenza iniziative importanti come il World Fishing ed il Big Blue vanno incentivate e promosse. Attività espositive che , a differenza della fiera di Genova, icona oramai un po’ troppo appannata della nautica, oltre ad essere collocate in una struttura al passo con i tempi, in una zona baricentrica del paese , a pochi minuti dall’aeroporto internazionale di Fiumicino, a ridosso del mare , hanno dimensioni più adeguate per costi ed opportunità.global fishing
Una misura giusta, capace comunque di esprimere ancora maggiori potenzialità. E il nostro augurio è proprio che le potenzialità e le opportunità crescano di nuovo affinché il sogno degli anni 70”, di una nautica per tutti, non si infranga definitivamente
cortesia Umberto Simonelli di Globalfishing.it

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Big Blue: pesca e nautica protagoniste a Roma 4 di 4
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Pubblicato il 18 Marzo 2013
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