Vera Vigevani racconta il dramma dei desaparacidos italiani

La giornalista e scrittrice ospite il 5 giugno della Casa di Nando: sua figlia scomparve nel 1976, vittima della dittatura militare argentina

Mercoledì 5 giugno alle 20,30, la sala consigliare del municipio di Gazzada Schianno ospita la serata “Per favore, chiedo di non dimenticare, la giustizia è lo strumento ideale per la costruzione di una democrazia”, un incontro con la giornalista e scrittrice italo argentina Vera Vigevani Jarach, premiata con l’Ambrogino d’oro 2012 dal Comune di Milano. L’evento è organizzato da La Casa di Nando onlus.

Vera Vigevani è nata a Milano nel 1928 e dieci anni più tardi dovette emigrare in Argentina perché le leggi razziali le impedivano di andare a scuola. In Argentina sposò Giorgio Jarach e lavorò fino alla pensione come giornalista all’ANSA di Buenos Aires. Sua figlia Franca scomparve il 26 giugno 1976 e di lei non si seppe più nulla fino a poco tempo fa, quando una donna che era sopravvissuta al campo di concentramento dell’ESMA le ha raccontato tutto. «Nel mio caso non c’è alcuna speranza di ritrovare neanche il suo corpo, mia figlia è stata buttata giù da un aereo, buttata a mare». Vera ha più volte spiegato che, continuando a portare la sua testimonianza, lotta per la creazione di una memoria condivisa, affinché nessuno dimentichi e certe cose non si possano più ripetere. Con il su libro “Il silenzio infranto” affronta il dramma dei desaparecidos italiani in Argentina, e nella prefazione Ernesto Sabato definisce il libro come un importante contributo al tentativo di far luce sul destino toccato a migliaia di cittadini capace di spingere la sua lotta aldilà dei confini della Giustizia.

L’evento è organizzato da La Casa di Nando Onlus con la collaborazione di ANPI * Sez. Gazzada Schianno e Progetto Zattera, con il patrocinio della Provincia di Varese, del Comune di Gazzada Schianno, di Mani Tese e dell’Ambasciata Argentina di Roma.

www.lacasadinando.org

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Pubblicato il 29 Maggio 2013
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