Gli anni ai licei dei Tigli saranno memorabili

Matteo, Leonardo, Marco e Romolo stanno lavorando per creare un senso di comunità tra i 1350 ragazzi delle scuole di Gallarate. Corsi e assemblee ma anche un brand per vestiario, quaderni e penne

« I licei di viale dei Tigli: un luogo dove c’è tutto e dove manca tutto».  È un giudizio ambiguo quello che esprimono i rappresentanti degli studenti dei licei scientifico e classico di Gallarate sulla propria scuola. Un giudizio che, allo stesso tempo, racchiude il favore di chi a scuola sta bene e le innovazioni che piacerebbe portare.
Matteo Camanni, Leonardo Tofenetti, Marco Maritato e Romolo Benatti rappresentano i 1350 ragazzi di una realtà complessa che ospita i percorsi scientifico, scienze applicate classico e musicale. Un istituto a cui non manca nulla dal punto di vista strutturale ma che è alla ricerca della sua identità: « Stiamo valutando una serie di gadget con il nostro brand – spiega Romolo – stiamo analizzando preventivi e idee e presto vorremmo proporre una linea di abiti, come felpe o magliette ma anche materiale scolastico: penne, quaderni, blocchi, che i ragazzi potrebbero trovare a scuola a prezzi contenuti. Il problema è il finanziamento visto che ci muoviamo senza risorse».

 
La scuola offre spazi e occasioni: « L’apertura è garantita fino alle 17 – racconta Matteo – riusciamo così ad avere corsi e tornei sportivi. A volte sono i genitori che si mettono a disposizione assicurando la sorveglianza. Si tratta soprattutto di iniziative per beneficenza: organizziamo dei confronti sportivi per raccogliere soldi da destinare a organizzazioni di volontariato. Per questo è stato creato un sito dove ciascuno può accedere e dare disponibilità».
 
 
Nell’agenda dei rappresentanti ci sono corsi pomeridiani per imparare a fare "qualche lavoretto": « Partiranno corsi di barman e fotografia – sottolinea Leonardo –  Sono esperienze che possono tornare utili per divertirsi, magari guadagnando qualcosa… Noi rappresentanti cerchiamo di interpretare l’umore dei nostri compagni. Per questo abbiamo una pagina Facebook e, soprattutto, ci incontriamo spesso con i rappresentanti delle diverse classi per tastare gli umori. Sono molto frequenti anche i sondaggi con cui si mettono ai voti idee e proposte».
 
Nell’istituto non esiste uno spazio abbastanza ampio da garantire le assemblee ma i ragazzi hanno aggirato l’ostacolo sfruttando i corridoi, la sala bar, dividendosi in gruppi: «Cerchiamo di proporre argomenti sociali, culturali, politici – spiega Marco – offriamo un ventaglio di alternative tra cui scegliere. Noi ragazzi abbiamo sempre poche occasioni per approfondire o conoscere: la nostra scuola ci apre un’infinità di strade da poter seguire in futuro, ma non ci specializza su nulla in particolare. Ecco perchè noi cerchiamo occasioni di analisi o di conoscenza pratica. Il problema, però, è che l’interesse rimane un po’ labile».

 


Ed è sul coinvolgimento globale, sulla costruzione della propria identità di comunità studentesca che i 4 rappresentanti vogliono lavorare con maggior forza
: « Il clima generale è ottimo – chiarisce Leonardo – il nostro impegno è riconosciuto e apprezzato. Non possiamo nemmeno dire che manchi la collaborazione perchè quando chiediamo, troviamo sempre aiuto e sostegno. Ciononostante, rimane sempre la sensazione che questa sia una scuola che occupa solo le ore della lezione. Noi, invece, siamo convinti che l’esperienza del liceo sarà una di quelle che ti forma, che si ricorderà per tutta la vita».
 
« Oggi la scuola è penalizzata – aggiunge Marco –  Il nostro liceo non è una passeggiata: si studia parecchio e c’è molta tensione per i risultati. Ma è qui che cresciamo e che ci formiamo. Più passano gli anni, più ci rendiamo conto di ciò che stiamo per diventare, siamo più maturi e responsabili. Ecco perchè ci teniamo alla nostra piccola comunità, alle assemblee dove ci confrontiamo, all’identità. Il nostro obiettivo è quello di rimotivare quei ragazzi che disertano le assemblee, far loro capire che il disinteresse li penalizza».

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Gennaio 2014
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