Corrado: “De Profundis della Fondazione Blini”

L'ex-consigliere, presente tra il pubblico in commissione cultura martedì sera, interviene sul suo blog in merito alla vicenda travagliata della fondazione per i giovani voluta dalla Provincia di Varese nel 2007 e mai decollata

L’ex-consigliere comunale di Rifondazione Comunista a Busto, Antonio Corrado, torna sul tema della Fondazione Blini sul suo blog antoniocorrado.myblog.it. L’ex-consigliere ha sempre espresso, in passato, i suoi dubbi sulla fondazione e in particolare sul nome (propose di sostituirlo con quello di don Isidoro Meschi) che era stato deciso dalla Provincia e dall’allora presidente Marco Reguzzoni.

Spesso ci si lamenta della gente comune che non si informa adeguatamente. Tutti a bofonchiare lamentele ma nessuno che sappia davvero di cosa parla. Ma la politica non è da meno. Ieri, tornato dopo 2 anni a seguire i lavori di una Commissione Cultura comunale (che decretava la morte della Fondazione Blini, ente che potenzialmente doveva dare una mano alla espressione delle potenzialità giovanili) sono rimasto scioccato dalla disinformazione mostrata. Nessuno o quasi dei vecchi consiglieri aveva ben chiara la vera storia che, peraltro è sul “tavolo” dal 2007!!! I nuovi consiglieri, invece, quasi del tutto privi di informazioni esatte, sparavano delle considerazioni inadeguate. Lo stesso Assessore Cislaghi, delegato dal Sindaco ad intervenire, ha sbiascicato 3 o 4 frasi incomprensibili, poi si è accapigliato con un consigliere e nulla più. Per farla breve, va a scemare la possibilità che un ente pubblico, forse nato e cresciuto male ma io credo indispensabile a fare da supporto alle proposte giovanili cittadine. Passare la palla a chi ha criticato o attaccato (come il sottoscritto) alcune scelte o proposte sul tema, non esime dalle sue colpe chi governa Busto da troppi anni. La realtà è che la maggioranza non ha creduto al progetto e, anzi, ha avuto paura che da esso nascessero ostacoli al “quieto vivere” della politica bustocca. A Busto Arsizio restiamo al palo ancora una volta.


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Pubblicato il 26 Novembre 2014
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