Il “parco sopra la città” cerca un gestore

Il progetto del Centro Parco al Monte Diviso è stato avviato nel 2011, i lavori sono ora a buon punto e si attende una realtà che lo gestisca. E intanto cerca un gestore anche l'ostello di Panperduto a Somma

gallarate parco del ticino monte diviso cajello

I lavori degli edifici sulla cima della collina sono quasi completati, quelli sulla strada sono in pieno svolgimento, nonostante il fondo fangoso e il rivolo d’acqua che scende dall’alto, complice le ultime tracce di neve. Sul Monte Diviso – il colle boscoso che domina il quartiere di Cajello di Gallarate e il paese di Premezzo – sta prendendo ormai forma il Centro Parco del Ticino, struttura polivalente che ora cerca un gestore, attraverso un bando apposito che sarà aggiudicato il 20 marzo.

Le foto del cantiere a fine febbraio

Il progetto dell’edificio ha ormai qualche anno, avviato ai tempi dell’amministrazione Mucci, dall’ormai lontanissimo 2005. In mezzo al prato sulla cima della collina c’era una piccola cascina, tra fiori e alveari: ora è diventata parte di un complesso molto più ampio, il Centro Parco, che comprende altri due fabbricati.  Il Comune di Gallarate ha affidato al Parco in comodato d’uso gratuito la Cascina di Montediviso, con una convenzione che ha la durata di 99 anni.  «La riqualificazione di Montediviso, un’oasi verde a pochi passi da Gallarate, – spiega Beatrice Bassi, consigliere del Parco del Ticino con delega  al settore Legale, Patrimonio, Promozione, Sviluppo e Marketing – è inserita in un progetto più vasto che prevede il collegamento  della struttura con il sistema di piste ciclabili della Provincia di Varese e della sentieristica del Parco, con le aree di rilevanza storica – culturale del territorio e con altri servizi di carattere turistico come la navigazione del Lago Maggiore e del Ticino».

Secondo il Parco del Ticino, il Centro ha si caratterizza come struttura multifunzionale e tecnologicamente avanzata (energeticamente sostenibile), dedicata al “tema dell’acqua come risorsa indispensabile per la vita, e come elemento di sviluppo delle popolazioni che, nel corso dei secoli, hanno abitato la zona di Gallarate” (cultura della Lagozza, Celti, Romani ecc.). Uno dei nuovi edifici costruiti sulla cima della collina è “ricoperto”, per così dire, da grossi sassi: è un richiamo alle cave della valle del Ticino, perchè le risorse per realizzare il centro vengono proprio da quanto le imprese che cavano pagano al parco. All’interno del centro è prevista proprio per questola realizzazione del “Museo dell’attività estrattiva”, con una prospettiva anche storica.

A distanza di 10 anni dalla prima idea, ora manca un tassello importante: la scelta del gestore che dovrà fare vivere questo centro, con i suoi ampi spazi coperti. Il bando è aperto fino a fine marzo e riguarda sia per  l’affidamento degli arredi sia  della gestione dei servizi di tipo turistico-ricettivo, promozionale e di educazione ambientale che verranno svolti nel rinnovato complesso di Gallarate. Il bando è scaricabile dal sito del Parco del Ticino (qui il link alla pagina con tutte le info e i vari documenti). Curiosamente, nello stesso periodo è aperto il bando per la scelta del gestore di un altra struttura turistico-ricettiva, l’Ostello del Panperduto di Maddalena, realizzato dal Consorzio Villoresi.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 06 Marzo 2015
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