Frontalieri e sanità: “La Regione ora risarcisca chi ha già pagato”

Lo chiede il PD dopo la risoluzione della controversia sui pagamenti chiesti da alcune Asl lombarde ai frontalieri per le prestazioni sanitarie

lavoratori frontalieri

Il Partito Democratico di Luino esprime soddisfazione per la risoluzione della controversia in merito ai pagamenti, chiesti da alcune Asl lombarde, ai lavoratori frontalieri e ai titolari di pensione svizzera per l’accesso alle prestazioni sanitarie”.

Così recita la nota del Pd Luinese sul tema della copertura sanitaria dei frontalieri che ha tenuto banco del dibattito pubblico delle ultime settimane a Luino e in tutta la fascia di confine lombarda dove vivono gli oltre 60 mila lavoratori che ogni giorno vanno in Ticino per lavorare.

“I deputati del PD dei territori di confine – proesegue la nota – hanno lavorato in modo positivo, favorendo con il loro operato un chiarimento definitivo a livello ministeriale, dopo che già l’intervento in aula del viceministro Casero avrebbe dovuto porre fine alla richiesta dei pagamenti”.

“Purtroppo la Regione Lombardia ha invece voluto proseguire nella sua errata interpretazione della norma, un’iniziativa solitaria presa in modo incomprensibile quanto dannoso per i cittadini. Ora tocca all’amministrazione guidata da Roberto Maroni risarcire i frontalieri per le spese indebite effettuate, come giustamente rimarcato dai nostri consiglieri regionali, in tempi celeri e certi”.

Il PD di Luino, insieme ai circoli vicini di Germignaga e Maccagno con Pino e Veddasca, aveva organizzato su questo tema un’assemblea pubblica insieme all’onorevole Maria Chiara Gadda, “e ci fa piacere che da questa discussione sia arrivato un impulso per la risoluzione di un problema che ha creato disagio e insicurezza nella nostra comunità”.

Dura la critica da parte del Pd cittadino in merito alle scelte dell’amministrazione Pellicini sull’argomento.

“Un ruolo che avrebbe potuto assumere anche l’amministrazione comunale di Andrea Pellicini, invece di organizzare la passerella al presidente Maroni due giorni dopo l’arresto del consigliere regionale Fabio Rizzi.

Come partito abbiamo condiviso con il gruppo consiliare de L’Altra Luino la necessità di non sottrarci a una discussione su un tema così importante come le problematiche relative al frontalierato, così come l’esigenza di esprimere le molte perplessità sulla mozione poi approvata, sui tempi così come sui modi”.

“Invece di utilizzare toni non accettabili durante l’ultimo consiglio comunale – conclude la nota – , la maggioranza di Pellicini avrebbe dovuto ringraziare i nostri consiglieri comunali Enrica Nogara e Giovanni Petrotta così come il PD per aver contribuito a migliorare il testo proposto. Lavorare insieme per la comunità nel rispetto di diverse opinioni e posizioni politiche è un’ovvietà democratica, non un favore da concedere a chi si comporta in modo ossequioso”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Marzo 2016
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