Arriva Alptransit, ecco il sottopasso di Laveno
La Provincia ha finito il progetto: costerà 7 milioni di euro, finanziato grazie a un recente accordo con Rfi e Regione. Va abbattuto un caseggiato
L’arrivo dell’Alptransit a Laveno significa rivoluzione viabilistica. Il tratto merci da Luino a Sesto Calende e Gallarate impone una linea veloce, più sicura e sempre in funzione. Bisogna chiudere tutti i passaggi a livello della sponda magra del lago Maggiore e sono 35 opere da realizzare entro il 2022 perché il corridoio merci tra Rotterdam e Genova, in cui il traforo AlpTransit è l’elemento più innovativo, prevede che si entri a regime in quella data.
La Svizzera ha finanziato con 120 milioni di euro l’opera: la ferrovia resterà a binario unico, ma le gallerie saranno allargate, i rimorchi vanno adeguati a 4 metri e inoltre c’è bisogno di barriere fonoassorbenti. L’Italia però si deve occupare di tutte le opere accessorie: secondo una stima della Provincia servono 80 milioni di euro per chiudere tutti e 35 i passaggi a livello e costruire cavalcavia e sottopassaggi che evitino il rischio di spezzare in due i paesi.
La Provincia di Varese ha effettuato una graduatoria, in cui identifica le prime 6 opere da progettare tra il 2016 e il 2017.Un accordo firmato tra Rfi, Provincia e Regione prevede infatti lo stanziamento di 30 milioni di euro per queste prime realizzazioni.
L’opera numero 1 della lista è a Laveno Mombello e il progetto è il primo ad essere stato realizzato finora dalla Provincia. Alla fine è stata scelta l’opzione di un nuovo sottopasso: lo vedete nella foto del progetto (in copertina) ed è l’ultima immagine aggiornata. La provinciale Sp1 proseguirà dritta poco prima dell’attuale passaggio a livello (segnato con un puntino giallo), un sottopasso a 7 metri (disegnato in grigio) si infosserà e riemergerà su una rotonda all’incrocio delle vie Ceretti, Martiri della libertà, Garibaldi. Un intero caseggiato (costruito nel secolo scorso) dovrà essere abbattuto.
La progettazione è stata effettuata dall’area guidata dall’architetto Alberto Caversazi e con l’opera dell’architetto Luca Cremona. Si tratta di un disegno che è già conforme al pgt di Laveno Mombello. I lavori costeranno 7 milioni di euro.
LA POSIZIONE DELLA PROVINCIA :
“Si tratta di opere molto importanti per le comunità e il territorio – osserva il consigliere provinciale Marco Magrini – servono ancora molti soldi per fare tutte le opere ma intanto la Provincia si è impegnata a mettere ordine, trattare con i comuni e stilare una prima graduatoria per le opere più urgenti. Ora speriamo che la Regione ci segua in questo cammino”.
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Spero tanto di essere smentito, ma adesso arrivera’ la critica negativa della Lega (il progetto e’ del centro-sinistra) e qualche pseudo ambientalista che fara’ ricorso…?
E se qualcuno ci dicesse che tipo di merci vengono trasportate e ci garantisse la loro innoquità in caso di incidente ferroviario non ci sentiremmo più tranquilli? L’incidente di Viareggio non ha insegnato nulla?
Sig. Rolo, secondo lei è possibile sapere oggi quali merci verranno trasportate domani?
Ma soprattutto: quando lei imbocca un autostrada (molto più pericolosa di una ferrovia, non consideriamo solo Viareggio ma anche gli ennemila incidenti stradali) si domanda che merci viaggiano in quel momento? Oppure chi ci abita vicino sa che merci ci viaggiano?
Sig. Bustocco-71 buonasera. La mia risposta è affermativa, è sicuramente possibile conoscere prima il carico trasportato, sia con le moderne tecnologie sia per il fatto che il trasporto merci viene sempre programmato con qualche giorno di anticipo sia dagli spedizionieri che dalle società di groupage, senza dimenticare le aziende che fanno logistica. Di regola nessun carro dovrebbe essere agganciato all’ultimo istante. E’ ovvio che non devono essere i cittadini ad essere a conoscenza di ciò che è trasportato, ma le stazioni che smistano i carri, le forze dell’ordine, ed i vigili del fuoco sicuramente si in quanto devono sapere come intervenire in caso di incidente. In quanto all’autostrada la mia risposta è si, ed ogni volta che sorpasso un bilico penso a cosa possa trasportare. Un cordiale saluto e grazie per avermi risposto.
Buongiorno, d’accordo, ma io intendevo dire un’altra cosa: si sa oggi (2016) cosa verrà trasportato nel 2026? No… E cmq, a cosa servirebbe? In ogni caso per il trasporto di merci pericolose esiste una normativa specifica (http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=cm&o=vd&id=3690). Augurandoci che venga sempre rispettata, io mi sento più sicuro se quelle merci viaggiano via ferro che via strada.
Saluti.