Varese Calcio, arriva il momento di costruire

Un occhio a possibili soci e un altro al mercato. Merlin e Iacolino hanno finora scelto uomini versatili ma devono piazzare molti colpi

calcio varese gozzano

Un botto iniziale, qualche conferma importante e diversi addii eccellenti. Svoltato il termine del 30 giugno – data in cui scadono tutti gli accordi in essere per la Serie D – per il Varese Calcio è arrivato il momento della ricostruzione.
Fino a ora sono poche le mosse certe, anche perché nell’ambiente si vocifera che la società possa essere “rafforzata” a livello dirigenziale di qualche nuovo investitore (con esperienza) che vada ad affiancare e spingere il tandem Taddeo-Basile. Se accadesse qualcosa in questo senso, il ds Merlin avrebbe ulteriore “linfa” per muoversi sul mercato.

LO SCACCHIERE DI IACOLINO

Il “botto iniziale” di cui parliamo è ovviamente l’annuncio, ormai di quasi un mese fa, sul nuovo allenatore e cioè Salvatore Iacolino, vero e proprio “mago” della Serie D con le sue vittorie a ripetizione in quella che ora è la quarta categoria del calcio italiano (l’ultima a maggio con il Cuneo dopo una grande rimonta). Iacolino è stato chiaro: giocherà – almeno nelle intenzioni – con quattro difensori e con un uomo alle spalle delle punte, uno schieramento che ha già prodotto alcune “mosse”.

ROLANDO FANTASIA

La prima conferma è stata infatti quella di Mattia Rolando, giocatore che nella passata stagione è spesso stato impiegato in fascia ma che sul finire del torneo è stato accentrato, vicino agli attaccanti. Rolando, che un anno fa partì ad handicap per via di un infortunio, è stato tra i migliori del campo biancorosso, ha qualità individuali soprattutto nel saltare l’avversario diretto e ha discreta vena realizzativa (5 reti, terzo marcatore del Varese). In caso di bisogno poi, la società si è cautelata confermando Lorenzo Lercara, ormai un veterano del Franco Ossola.

Varese - Caronnese 0-1

DIFESA AI FERRI

Uno dei rinnovi principali è senz’altro quello di Michele Ferri, l’esperto e roccioso centrale bustocco che aveva sirene da altre squadre della zona ma che alla fine è rimasto a guidare il reparto arretrato. Reparto che fino a ora è fatto al centro ma da costruire sulle fasce e in porta dove le certezze sono due: non resterà Pissardo (che è dell’Inter e potrebbe essere prestato in Lega Pro: se lo meriterebbe) ma arriverà un altro “under” nel ruolo di titolare.
Ma torniamo agli uomini di movimento: con Ferri resterà Matteo Simonetto – ottima scelta – ma ci sarà anche un cavallo di ritorno come Matteo Bruzzone, 23 anni, ex Primavera biancorossa e autore di ottime stagioni al Borgosesia. Arriverà un quarto uomo, ma questo gruppo appare già assolutamente affidabile.
Completamente diverso il discorso degli esterni: al momento non ci sono conferme anche perché i giovani del 2016-17 hanno un anno in più (attenzione agli under) e qualcuno – vedi Talarico, il migliore secondo noi – aspira legittimante a salire di categoria (Arezzo?). Chi potrebbe restare è il ’98 Granzotto (partirà invece Bonanni) ma la società, d’accordo con Iacolino, sta pensando a un uomo di esperienza e di categoria superiore che possa giocare sia in fascia sia al centro. Si attendono sviluppi.

“BARBUDO” MAGRIN E CHI ALTRO?

Anche la zona mediana è attualmente sguarnita: arriverà il 31enne figlio d’arte Michele Magrin dalla Virtus Bergamo (a rimpiazzare anche la “quota barba” dopo la partenza di Giovio in direzione Venegono), altro giocatore versatile con preferenza per l’interno destro. E proprio questa caratteristica accomuna le scelte fatte o dettate fino a ora da Iacolino.
Attorno a lui però, al momento c’è solo l’attesa: i due che potrebbero rimanere sono Gazo e Zazzi – più il secondo che il primo – ma, appunto, non v’è certezza. Il giovane fantasista piace alla Triestina. Peccato, e lo diciamo sinceramente, non vedere più il galoppatore di razza Andreas Becchio (al Chieri), uno che lo scorso anno ha spesso dato un gran supporto alla squadra.

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Longobardi – foto ParmaLive

RIVOLUZIONE DI PUNTA

Da reparto sovraffollato, quello dell’attacco è diventato presto una zona di vuoto pneumatico. Via tutti – a meno di considerare nel novero il già citato Lercara – e ora piano piano si ricomincia a inserire tasselli. Il primo si chiama Cristian Longobardi, è molto esperto (35 anni) e ha già contribuito con sei reti alla risalita dalla D alla Lega Pro del Parma, due stagioni or sono (adesso arriva dall’Imolese).
A costo di ripeterci, anche Longobardi può giostrare in diverse zone avanzate del campo: una costante che per ora lascia un certo margine di manovra a Merlin nella scelta dei prossimi uomini. Sperando che non ci sia la quantità dell’anno scorso, che alla lunga ha penalizzato giocatori e squadra.

BONUS TRACK

Il Varese dovrà operare anche a livello di staff e societario visto che alcuni personaggi importanti (compreso Marco Bof, segretario generale) hanno lasciato l’incarico (darsi una mossa a livello di comunicazione no?).
Ecco, non entriamo nel merito di nessuna scelta tranne una: si confermi senza indugi Pietro Frontini a fare da accompagnatore. Se lo merita per l’impegno che mette (e per le capacità dimostrate) da quasi quindici anni. E poi lui è un “barbudo” vero, non solo per moda.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Luglio 2017
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da tony

    Certo non confermare Becchio e Viscomi è un’atrocità!

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