Mostra Alieni, le parole degli esperti

Dal Rettore agli assessori: grande soddisfazione

Specie Aliene

È stata presentata oggi a Varese: “Alieni. La conquista dell’Italia da parte di piante e animali introdotti dall’uomo”, una mostra – allestita dall’Università degli Studi dell’Insubria e dal Comune di Varese, ai Musei Civici di Villa Mirabello, piazza della Motta 4, a Varese – sulle specie aliene: ossia gli organismi introdotti, accidentalmente o volontariamente, dall’uomo al di fuori della loro area di origine.

Hanno preso parte alla conferenza stampa: il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, Alberto Coen Porisini; l’Assessore a Cultura e Turismo del Comune di Varese, Roberto Cecchi; l’Assessore all’Ambiente, Benessere e Sport del Comune di Varese, Dino De Simone; i curatori della mostra Francesco Tomasinelli, Raffaella Fiore e Loredana Martinoli; i promotori e coordinatori scientifici Adriano Martinoli e Serena Contini.

«Gli ambienti naturali sono una preziosità importantissima da conservare e valorizzare, innanzitutto promuovendo una loro conoscenza di dettaglio focalizzata sui meccanismi di interazione tra specie – spiega il professor Adriano Martinoli, zoologo ed esperto di specie aliene –. È necessario quindi andare oltre l’approccio estetico ed empatico alla natura: un ambiente esteticamente “bello” non sempre è anche sano. Tra le molte forme di alterazione dell’ambiente messe in atto dall’uomo, l’introduzione di specie aliene ha avuto negli ultimi due secoli un ruolo determinante, che però è stato sottovalutato per molti decenni. Il problema dell’ “inquinamento biologico” non solo deve essere affrontato con gli strumenti della scienza, della biologia e dell’ecologia, ma risulta fondamentale il coinvolgimento del grande pubblico per promuovere anche un radicale cambiamento culturale, per prendere coscienza del problema ed evitare in futuro nuove introduzioni. Gli organismi introdotti dall’uomo e i loro impatti sulla natura, approfonditi con grande dimestichezza anche grazie all’ottimo allestimento, sono i protagonisti della mostra Alieni».

Un insieme di reportage fotografici dei naturalisti Francesco Tomasinelli e Marco Colombo – quest’ultimo vincitore nel 2016 del prestigiosissimo “BBC Wildlife Photographer of the Year” – completa l’esposizione curata dall’Associazione culturale Pithekos – Raffaella Fiore e Loredana Martinoli – e da Tomasinelli.

La mostra prevede, come evento collaterale, un calendario di incontri a carattere divulgativo in programma da gennaio a maggio. Il ciclo di conferenze è promosso dal dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’Università degli Studi dell’Insubria, diretto dal professor Fabio Conti, e dagli Assessorati a Cultura e Ambiente del Comune di Varese. Molti gli argomenti sulla biologia e l’ecologia delle specie, ma anche relativi alla salute dell’uomo, alla storia dell’arte, alla letteratura, alla cultura con proposte sempre stimolanti e particolari. Adriano Martinoli, Damiano Preatoni e Bruno Cerabolini dell’Università degli Studi dell’Insubria e Serena Contini del Comune di Varese saranno i promotori di conferenze di approfondimento su tematiche correlate all’esposizione: dalla percezione della fauna, al ruolo di piante e animali introdotti, alla storia dell’uomo, all’evoluzione e agli adattamenti degli animali e delle piante, alle creature del passato e quelle del presente tra scienza e cultura.

PER APPROFONDIRE
Info mostra:
I visitatori potranno accedere alla mostra negli orari di apertura dei Musei Civici di Villa Mirabello versando il normale titolo di ingresso al Museo. Dal 16 dicembre inizieranno le visite guidate al sabato pomeriggio (durata 1h, prenotazione obbligatoria ai contatti sotto riportati, costo 2 euro in aggiunta al biglietto di ingresso).
Per le scuole primarie (secondo ciclo) e secondarie di 1° grado sono previste visite guidate e il laboratorio tematico “Trova l´Alieno”.

Prenotazioni e contatti
Per tutte le classi di ogni ordine e grado è necessaria la prenotazione tramite l´indirizzo email: alieni@uninsubria.it Visite guidate per adulti e gruppi organizzati possono essere prenotate utilizzando gli stessi contatti.
Nel corso delle visite guidate sarà possibile assistere all´alimentazione degli animali e al dietro le quinte di “Alieni”, grazie all´evento “Indovina chi viene a cena”.
Per informazioni e prenotazioni: Alessio Martinoli 0332/421540 o alieni@uninsubria.it.
Link
www.uninsubria.it/alieni
www.comune.varese.it/alieni
ASAP: http://www.lifeasap.eu

DICHIARAZIONI
«La Mostra Alieni conferma la valida collaborazione tra Università degli Studi dell’Insubria e Comune di Varese per una proposta scientifico-culturale di qualità alla cittadinanza: un esperimento riuscito e ormai rodato, visto che le precedenti esposizioni curate a Villa Mirabello, “Predatori del Microcosmo” e “Piante Guerriere”, hanno richiamato in totale oltre 10mila visitatori. Inoltre l’Ateneo, con il ciclo di incontri collaterale alla mostra, svolge l’importante compito di divulgare nozioni scientifiche di cruciale importanza anche al grande pubblico, promuovendo la cultura dell’informazione verificata e attendibile e richiamando l’attenzione su temi delicati e ancora poco diffusi come, appunto, la tutela delle biodiversità, anima della mostra Alieni». Alberto Coen Porisini, Rettore Università degli Studi dell’Insubria

«La collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura e l’Università è un ottimo esempio di realizzazione di quella integrazione dei saperi che, in una società multidisciplinare, assume un ruolo sempre più strategico. Partendo infatti dall’approfondimento di tematiche scientifiche rigorosamente trattate, ma volutamente semplificate nel linguaggio, abbiamo l’opportunità di avvicinare anche ad un pubblico non necessariamente esperto tematiche apparentemente complesse, come l’inquinamento ambientale indotto dall’introduzione di specie alloctone. I visitatori e coloro che vorranno seguire il ciclo di conferenze a partire dal 12 gennaio 2018 potranno attingere infatti a preziose informazioni scientifiche, ma con ampi risvolti nell’ambito sociale e culturale, grazie anche al coinvolgimento di personale con grande professionalità ed esperienza, sia per le visite guidate alla mostra sia per gli incontri di approfondimento». Roberto Cecchi, Assessore a Cultura e Turismo del Comune di Varese.

«La collaborazione con l’Università e il Comune di Varese è fondamentale, in particolare per lo studio della biodiversità in ambito urbano e quindi legata all’analisi dell’ecosistema in cui viviamo. Attraverso questa sinergia si può analizzare la qualità dell’ambiente di Varese. Inoltre la formazione, la divulgazione e l’informazione sui temi legati all’ambiente e alla biodiversità sono particolarmente importanti perché fanno capire che le iniziative che l’amministrazione sta mettendo in capo sono fondate su basi scientifiche e supportate dagli studi dell’Università, dagli studenti e dai dottori di ricerca. È essenziale fare divulgazione scientifica in campo ambientale nella Città Giardino, possiamo veramente diventare un esempio a livello nazionale su questi temi». Dino De Simone, Assessore all’Ambiente del Comune di Varese.

«Dopo Predatori del Microcosmo e Piante Guerriere, – e con la mostra fotografica Meet your neighbours che si è conclusa a settembre – i Musei Civici di Villa Mirabello sono sede di una nuova esposizione, inusuale e affascinante, frutto della collaborazione con l’Università degli Studi dell’Insubria. Ringrazio per questo il gruppo di lavoro che con la consueta passione ha collaborato alla realizzazione di questa nuova iniziativa espositiva che contribuisce ancora una volta ad avvicinare, oltre agli appassionati, gli studenti universitari e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado a Villa Mirabello, incantevole luogo di cultura che merita davvero di essere conosciuto ed esplorato, grazie anche al nutrito numero di conferenze che inizieranno a gennaio, in cui “l’alieno” verrà osservato da tanti punti di vista, scientifico e umanistico, con approfondimenti anche in ambito storico, storico artistico, letterario». Serena Contini, promotrice e coordinatrice scientifica della mostra per il Comune di Varese.

«La mostra è sì un’esposizione di piante e animali introdotti artificialmente dall’uomo e che difficilmente si riescono a osservare da un punto di vista funzionale, ma rappresenta per noi che ci occupiamo di biologia della conservazione un momento per focalizzare l’attenzione sul ruolo di queste specie in natura, sull’importanza delle biodiversità e della conservazione degli ecosistemi» Damiano Preatoni e Bruno Cerabolini, titolari dell’unico corso universitario in Italia che tratti della Gestione dei siti Rete Natura 2000, la più estesa rete internazionale di aree protette esistente al mondo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Novembre 2017
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