Notte di Capodanno: botti vietati a Varese
Il Sindaco ha firmato l'ordinanza che dispone il divieto dalle 19 del 31 dicembre alle 6 dell'1 gennaio. Divieto anche a Gavirate, Bodio Lomnago, Golasecca e Morazzone
«Garantire la sicurezza e la salute di ciascuno di noi migliorando le condizioni di vivibilità nel centro urbano e salvaguardando la convivenza civile e la coesione sociale». Con questa motivazione il Comune di Varese ha deciso di vietare l’utilizzo di botti e fuochi d’artificio nella notte tra le 19.00 del 31 dicembre 2017 e le ore 6.00 del mattino del 1 gennaio 2018.
L’ordinanza estende il divieto a botti e petardi di qualsiasi tipo in luoghi coperti o scoperti, pubblici o privati, nelle immediate prossimità di abitazioni e altri luoghi caratterizzati dalla presenza di persone e animali, con particolare riguardo ai luoghi di cura. La delibera specifica inoltre che i botti cosiddetti “declassificati” di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate, a debita distanza dalle persone e dagli animali e comunque prestando la massima attenzione al fine di prevenire eventuali incendi. Il materiale in questione deve essere acquistato esclusivamente da rivenditori autorizzati, munito della dicitura attestante la possibilità di commercializzazione al pubblico. Saranno gli agenti di polizia locale incaricati di sanzionare gli eventuali trasgressori.
Sulla stessa linea il Comune di Gavirate che ha disposto il divieto tra il 30 dicembre e l’1 gennaio 2018 e ha incaricato gli organi di polizia giudiziaria di curare l’esecuzione dell’ordine.
Anche a Morazzone il Sindaco Matteo Bianchi, a seguito di ordinanza in vigore già dal 2010, ha rinnovato il divieto di sparare petardi e fuochi d’artificio nei luoghi pubblici quali strade, piazze e parchi.
A Bodio Lomnago, sparare i botti è un’attività limitata tutto l’anno. Il regolamento comunale, infatti, prevede che: «nell’ambito dell’abitato nessuno può, senza autorizzazione di P.S., accendere fuochi artificiali o simili o fare spari in qualsiasi modo e con qualunque arma. Le violazioni delle suddette disposizioni prevedono l’applicazione di sanzioni fino a 500 euro».
A Golasecca il divieto firmato dal sindaco Claudio Ventimiglia è già entrato in vigore il 27 dicembre scorso e varrà sino al prossimo 8 gennaio
La violazione dell’ordinanza comporterà l’applicazione delle sanzioni amministrative che potranno andare da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro, il sequestro del materiale pirotecnico utilizzato o illecitamente detenuto e la successiva confisca.
Botti liberi, invece, nel Comune di Busto Arsizio che ha deciso di avvalersi solo dell’ordinanza regionale legata ai fattori di inquinamento. Tra le motivazioni quella della difficoltà oggettiva di far rispettare il divieto.
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