Avramovic studia da leader, Cain è monumentale
Palma del migliore al pivot, ma anche il serbo è fondamentale. Serata negativa per Okoye e Tambone, buoni i contributi di Natali e Dimsa

AVRAMOVIC 8 – All’inizio segna un paio di cesti in dribbiling, in sprint, mentre i suoi compagni sono ancora in dormiveglia. Poi si suddivide le responsabilità con Cain, distribuisce qualche assist al bacio e soprattutto fa lievitare il conto dei punti realizzati. Ancora freddo in lunetta quando si decide la partita. Studia da leader, ed è una materia che gli piace, evidentemente.
NATALI 7 – Eroe quasi per caso: è il decimo giocatore (in ordine di tempo) sguinzagliato da Caja sul parquet ma si dimostra il classico microwave, uno capace di scaldarsi subito. Rimbalzo d’attacco, tripla che dà solidità alla squadra, percorso netto ai liberi.
VENE 7 – Il suo basket è riassunto in un’azione: palla che scotta in mano a Brindisi, tentativo di servire un giocatore sotto canestro, intervento dal nulla dell’estone che “para” il pallone e riapre l’attacco di Varese. La sua partita è costellata, anche questa volta, di cose utili.
OKOYE 5,5 – Insufficiente, nonostante segni un paio di bei canestri frutto della sua caparbietà, e nonostante in difesa nei momenti importanti dia un contributo. Bene che la sua serata “down” sia arrivata contro un’avversaria non irresistibile e in un match nel quale altri hanno messo una toppa alla sua brutta prova. Non da lui quelle triple libere, terminate sul ferro.
TAMBONE 4,5 (IL PEGGIORE) – Caja lo chiama a più riprese quando Larson non ingrana, ma il play romano riesce spesso a fare peggio. -2 di valutazione e nessuna nota davvero da ricordare in positivo, a differenza delle giocate da “errore blu” come la palla banalmente persa in palleggio o un tiro che a malapena sfiora il ferro.
CAIN 8,5 (IL MIGLIORE) – Avramovic è più appariscente, ma il pivot è – ci ripetiamo per l’ennesima volta, felicemente – anche questa volta l’hombre del partido. Fa a spallate con Lydeka e lo manda presto al tappeto, Iannuzzi gli fa al massimo il solletico. E poi si fa trovare sempre pronto per uno scarico, per un rimbalzo, per un aiuto difensivo. 17 punti, 12 rimbalzi, 5 falli subiti, 2 stoppate: uomo ovunque. MVP anche per i nostri lettori
DELAS 5 – Fa a gara con Tambone per chi mette più in crisi Caja: appena 7′ per il croato che nel massimo del fulgore appoggia un canestro facile facile e poco altro. D’accordo che Cain in questo momento è un fenomeno, ma avere qualcosa in più dalla sua riserva sarebbe utile.
FERRERO 5 – Partita che nasce storta – tap in sbagliato da zero metri – e che non riesce a svoltare. L’impegno c’è, ma i risultati stavolta non arrivano.
DIMSA 6,5 – Due punti ma anche qualche piccola perla di utilità sparsa nell’arco dei 13′ abbondanti concessigli da Caja. Non è un fenomeno, ma dimostra solidità (anche un rimbalzo d’oro in attacco nel finale) e risponde presente alla chiamata.
LARSON 6 – Trenta minuti a farfalle, poi l’ingresso in “zona Larson”, i 3-4 minuti in cui il nostro play si trasforma in killer. Stavolta Typod piazza otto punti nell’ultimo periodo, contributo che si rivela fondamentale per far svanire le speranze brindisine.
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