Abbatterli conviene: addio a Santa Maria e geriatria

La decisione dell'azienda ospedaliera di ricostruire e non di ristrutturare è legata a motivi economici, di efficienza e modernità. La critica sulla diminuzione dei posti letto definita anacronistica

I padiglioni da abbattere al Circolo: geriatria e Santa Maria

È meglio abbattere che ristrutturare. Il Movimento 5 Stelle ha lanciato una raccolta firme per fermare le ruspe che minacciano i padiglioni Santa Maria, Geriatria e Dansi Boffi all’interno dell’ospedale di Varese.

I consiglieri regionali hanno chiesto spiegazioni all’assessore al Welfare Giulio Gallera che ha presentato la relazione fatta dall’azienda lo scorso 6 giugno.

Nel documento si evidenziano innanzitutto i costi previsti nei due distinti casi.

Da una parte abbattere i tre padiglioni costa quasi due milioni di euro e ricostruirli 23. Nel dettaglio si prevedono un milione per demolire la Santa Maria ( realizzata negli anni ’60), 500.000 euro per la geriatria ( costruita negli anni ’70) e 410.000 euro per il Dansi Boffi ( realizzato negli anni ’30). A queste spese si sommano quelle per la ricostruzione: 16 milioni di euro per il day Center 2 , che sorgerà nell’area attualmente occupata da Santa Maria e geriatria, e 7 milioni per il nuovo Dansi Boffi destinato a ospitare tutta la dialisi.
Viceversa, ristrutturare i diversi padiglioni ha un costo stimato di 25.475.000 euro. Le voci di spesa sono gli adeguamenti antisismico e antincendio e la ristrutturazione vera e propria. Nel caso della Santa Maria, per esempio, rifare l’impianto antincendio costa 6 milioni di euro, l’adeguamento antisismico 1.500.000 mentre la ristrutturazione dei 6 piani per un totale di 7400 metri quadrati è di quasi 3 milioni di euro. Costi leggermente inferiori sono previsti per la geriatria che, con i suoi 6 piani per un totale di 3250 metri quadrati richiederebbe investimenti per  un milione in campo antisismico, 4,2 milioni per l’antincendio e 1,650 milioni per la ristrutturazione. Inferiori le spese stimate per il padiglione Dansi Boffi: 500.000 euro per l’adeguamento antisismico, un milione per quello antincendio e 1.750.000 per ristrutturare i 3500 metri quadrati.

Il costo medio delle nuove opere edilizie sanitarie si aggira attorno ai 2.000 euro al metro quadro e questo viene spiegato per l’elevata tecnologia richiesta. 

La necessità di risistemare il patrimonio è legato ai nuovi orientamenti sanitari finalizzati a una “deospedalizzazione dei pazienti, anche attraverso il trasferimento di attività in regime di day hospital,  day surgery e forme ambulatoriali complesse, in grado di fornire ai pazienti servizi tradizionalmente resi in regime di ricovero ordinario. .. L’Asst sette Laghi, con particolare riferimento all’ospedale di Circolo, ha assecondato gli indirizzi regionali, conferma il trend evidente negli ultimi anni: al costante incremento delle attività ambulatoriali, corrisponde una proporzionale diminuzione delle attività di ricovero ordinario, pur con incremento della complessità dei casi trattati”.

Nel nuovo Day Center 2 saranno ospitati i servizi di radiologia ambulatoriale e mammografia, il centro prelievi e Senologia, l’oculistica e gli ambulatori di ortopedia e l’ondontostomatologia attualmente ospitata nella clinica di Velate e che l’Asst vorrebbe alienare per un valore di circa 5 milioni di euro, una volta completato anche il trasferimento di tutti gli ambulatori di neuropsichiatria infantile. Oggi, infatti, la riabilitazione è ancora ospitata a Velate dato che non ci sono ulteriori spazi al Del Ponte.

Il futuro della sanità sarà, quindi, legato a nuovi servizi che chiedono diversa ottimizzazione e razionalizzazione dei servizi anche di trasporto, che sarà automatizzato.

Anche la critica legata alla diminuzione di posti letto in ospedale viene definita dall’azienda “anacronistica” proprio a causa dei cambiamenti nell’organizzazione sanitaria dato che oggi i letti accreditati dell’Asst Sette Laghi è coerente con quanto previsto dai programmi regionali e derivante dalla programmazione posta in essere da Regione Lombardia e Ats Insubria.

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Pubblicato il 27 Agosto 2018
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