Spray al peperoncino leghista, il Pd: “Propaganda che fa danni”

Il segretario cittadino Alberto Dell'Acqua va all'attacco della Lega sull'iniziativa dei buoni per l'acquisto dello spray urticante: "Usano la paura per nascondere la loro incapacità di governare"

spray peperoncino

Il segretario cittadino del Pd, Alberto Dell’Acqua, ha voluto dire la sua sul caso dei buoni sconto leghisti per acquistare spray al peperoncino, soprattutto alla luce di due fatti di cronaca che si sono verificati proprio nei giorni in cui venivano distribuiti i buoni: «Per rispondere al consigliere Soragni, che ha commentato l’incidente con lo spray al peperoncino accaduto in un supermercato di Castellanza (anche un ombrello può essere usato come arma contundente) noi diciamo che è vero che anche gli ombrelli sono oggetti che possono essere usati come armi contundenti. La differenza è che nessuno ha regalato buoni sconto per comprare ombrelli ma per comprare spray al peperoncino sì. Salvini vorrebbe dare un’arma da fuoco a tutti quanti? C’è chi spara e non sono proiettili».

Dell’Acqua critica sia l’utilità dello spray in caso di aggressione ch il metodo cn cui la Lega ha distribuito questi buoni sconti: «Posto che l’utilità dello spray in caso di difesa da un’aggressione è accademica, troviamo però sia stato sconveniente mettere in mano un buono sconto a chiunque. Alcuni fatti appena occorsi danno da pensare: una rapina eseguita con lo spray al peperoncino a Marnate e un’aggressione per futili motivi in un supermercato di Castellanza, che abbiamo già citato. Gli spray al peperoncino possono causare danni alla vista semipermanenti e nei soggetti allergici alla sostanza urticante, la capsaicina, possono risultare letali a prescindere delle dosi che li compongono. E se una delle persone colpite fosse rimasta ferita gravemente alla vista o intossicata mortalmente? Chi propone queste iniziative lo fa più per il tornaconto elettorale mentre noi crediamo che l’approccio ad un tema delicato ed importante come le violenze sulle donne vada affrontato in maniera decisamente diversa, spiegando ai nostri figli fin da piccoli il rispetto per il gentil sesso e non ad oggettivare la donna».

Il segretario del Pd non nega che ci sia un problema violenza sulle donne ma ricorda che i dati dicono chiaramente come il problema si presenti con frequenza maggiore in famiglia e non per strada: «In Italia, inutile negarlo, questo problema esiste: dall’ignoranza di molti nascono violenze non solo fisiche ma anche psicologiche e il problema è di carattere sociale e molto esteso. Essere donna in Italia, oggi, è molto difficile. E chi nega questa considerazione non è parte della soluzione. Come non sono parte della soluzione queste iniziative perlopiù ideologiche, volte ad instillare costantemente il terrore nelle persone, soprattutto verso gli stranieri. I dati dimostrano che la quasi totalità dei seimila e più stupri avvenuti nel nostro Paese nel 2017 sono ad opera di italiani, spesso tra le mura domestiche e per di più ad opera di persone con legami di parentela con le vittime».

Il Pd castellanzese denuncia quello che , a suo dire, è il clima creato da Matteo Salvini:«Il Ministro degli Interni alimenta costantemente questo clima xenofobo facendo il giustizialista di comodo quando chiede la castrazione chimica dello stupratore straniero ma tacendo quando, per esempio, due italianissimi allievi ufficiali della Polizia violentano una turista tedesca a Rimini oppure quando l’ennesimo italianissimo marito, folle di gelosia, uccide a coltellate la ex moglie. Vogliamo per una volta essere equi nei giudizi? Noi siamo i primi a chiedere la sicurezza delle donne ma non è tralasciando la natura del problema che questo si risolverà».

Dell’Acqua rincara la dose sostenendo che la Lega utilizzi il problema immigrazione per coprire l’incapacità di gestire la questione economica del Paese: «Ci rendiamo conto che per i fini elettorali del Ministro degli Interni è più conveniente sollevare il polverone aizzando la gente contro gli stranieri poiché l’insussistenza del Governo è evidente. D’altronde la Lega non è famosa per la conoscenza della materia economica e basta solo guardare nella nostra Provincia per rendersene conto: a Castellanza l’attuale Amministrazione ha passato gli ultimi due anni a sistemare il bilancio ereditato dal decennale governo leghista; a livello di Provincia l’ormai ex sindaco di Tradate nonchè parlamentare, nonchè sottosegretario allo sviluppo economico aveva lasciato più di 50 milioni di euro di debiti (confermati dalla Corte dei Conti) e una situazione al limite del dissesto; in Regione, che la Lega governa ininterrottamente da decine di anni, sono stati spesi centinaia di milioni di euro per opere come Pedemontana, l’autostrada più cara d’Italia e che in quanto tale in pochissimi utilizzano, che non è finita e ha già pesanti passivi, oltre ad aver menomato intere aree della nostra provincia senza che queste ricevessero adeguate compensazioni economiche. Non investono nelle preesistenti infrastrutture del territorio e quei pochi soldi che il governo riesce a stanziare non arrivano certo qui da noi. Per non parlare della manovra finanziaria appena arrivata alle camere, da brividi».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Ottobre 2018
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