Le lezioni di dialetto diventano un libro
Iniziativa dell’amministrazione comunale per valorizzare gli appuntamenti del mercoledì dove in biblioteca si parla solo vernacolo locale. Ora tutto questo è messo nero su bianco e a disposizione di chiunque

Urin di temp indrè, tradotto: il paese di una volta, di quando passeggiare per le vie del centro storico era un po’ un piccolo mercato all’aperto frastagliato da antiche mura dove c’era la tabaccaia e l’ortolano, la ferramenta e quella Hostaria Svizzera, la cui insegna ancora oggi fa pallido capolino fra il macellaio e la casa parrocchiale.
Un tempo, del resto, vivere in un piccolo comune con poche possibilità di muoversi e in assenza della grande distribuzione ancora da venire catapultava il milanese, il tedesco e altri villeggianti a cercare – e trovare – tutto quel che serviva in paese: dal sale grosso alle cartoline.
C’erano due alberghi e ristoranti, dove oggi sopravvivono solo i muri: case quando va bene, cancelli chiusi altrove.
In questa temperie da piccolo mondo antico a fare la cultura era il dialetto, la storia raccontata e affabulata nei bar e nel circolo quando ancora la televisione era cosa in bianco e nero.
Ecco allora la riscoperta del dialetto a Orino con un pregevole progetto caldeggiato dall’amministrazione comunale recentemente riconfermata che il mercoledì da tempo apre il centro culturale alle ex scuole e lo trasforma in un convivio di vecchi ricordi, rigorosamente da estrarre dal baule della memoria con frasi poi scritte in vernacolo.
Ufficiale verbalizzatore dell’orinese (ma, potremmo chiamarlo, del dialetto “Valcuviano“) è Giorgio Roncari, scrittore ed esperto di storia locale che ne ha raccolte di tutti i colori: dal modo di dire alla storia di paese magari dai toni piccanti, passando per usi e consuetudini locali.
Ora tutto questo è diventato un libro che verrà presentato il prossimo due giugno alle 20.30 alla biblioteca comunale (sempre centro Pino Moia, dove avvengono i ritrovi dialettali del mercoledì). parteciperanno il direttore dell’associazione culturale Menta e Rosmarino Alberto Palazzi, la giornalista Federica Lucchini e Diana Ceriani cantastorie dialettale.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Vannacci a Varese, sala gremita per il suo attacco frontale: “Von der Leyen? Sembra viva”
Castegnatese ora Insu su Raid vandalico nella tensostruttura di Castronno: rubati i palloni e divelti gli estintori
Bruno Paolillo su Varese e la crisi del commercio: interviene anche Paolo Ambrosetti tra dati allarmanti e la replica del Comune
GrandeFratello su Arrivano i treni Varese-Milano Centrale. Ma solo per due giorni
Massimo Macchi su Tarip, le prime fatture fanno discutere. Coinger: "Una rivoluzione culturale"
PaGi su Si è ribaltato un altro grosso tir, traffico in tilt tra Somma Lombardo e Malpensa lungo la via Giusti
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.